30.000 tamponi analizzati. Questo il numero delle analisi effettuate dal Centro regionale di biologia molecolare dell’Arpa Piemonte in meno di due mesi.
Il 2 ottobre, a pochi giorni dalla data del riconoscimento formale previsto per tutti i laboratori che operano nell’ambito COVID-19, conseguito il 25 settembre, il Centro regionale che si trova a La Loggia (TO), ha avviato l’analisi dei tamponi a supporto del Sistema sanitario regionale, fornendo i servizi richiesti all’Azienda sanitaria Città di Torino, all’ASLTO3, all’ASLTO4, all’ASLTO5, all’AO Mauriziano, all’ASL VCO ed è in procinto di estendere l’attività anche all’ASL AL.
La struttura è stata realizzata nei mesi estivi a seguito della richiesta congiunta formulata dagli assessori all’ambiente e alla sanità, che ad aprile avevano individuato la necessità di disporre di laboratori che potessero contribuire alla strategia regionale di lotta al COVID-19 con una elevata capacità di analisi dei tamponi naso-orofaringei.
L’occasione permetteva inoltre di ampliare la visione strategica delle Agenzie per la protezione ambientale introducendo un nuovo campo di indagine per conoscere le modalità di diffusione nell’ambiente dei virus e la loro infettività per una gestione appropriata del rischio sanitario connesso oppure per supportare la sorveglianza epidemiologica della diffusione di virus.
La modifica alla legge istitutiva dell’Arpa Piemonte, apportata nel frattempo dalla Regione Piemonte, ha consentito poi di introdurre le necessarie variazioni al regolamento di organizzazione dell’Agenzia per recepire le nuove funzioni previste dall’ordinamento regionale.
“E’ stato un lavoro complesso, ma grazie all’interdisciplinarietà delle professionalità presenti in Arpa e alla collaborazione con altri enti, in particolare le Università piemontesi, il laboratorio risponde alle esigenze che la Regione, in questo difficile periodo di emergenza sanitaria, ci ha richiesto. Avevamo l’obiettivo di fare 1000 tamponi al giorno e riusciamo a farne più di 1200. E’ stata una sfida difficile, ma che abbiamo intrapreso perché dare il nostro contributo, come ente pubblico esperto in analisi di laboratorio, ci sembrava importante in questo momento storico del Paese in cui le analisi dei tamponi molecolari sono fondamentali” ha sottolineato il direttore generale di Arpa Piemonte Angelo Robotto.
I numeri nel dettaglio
Il nuovo laboratorio è stato rapidamente messo a regime come evidenziato dall’incremento del numero di tamponi analizzati settimanalmente. Il consolidamento delle prestazioni analitiche in termini quantitativi ha avuto analogo riscontro anche in riferimento ai tempi di risposta che si sono progressivamente ridotti nonostante il crescente numero di tamponi processati.
Il laboratorio
Arpa da sempre svolge attività di laboratorio per rilevare parametri ambientali, utilizzando tecnologie all’avanguardia nel campo della chimica organica e inorganica, della microbiologia, della fisica, della chimica-fisica, con misurazioni effettuate in laboratorio e in campo.
Il Centro regionale è presidiato direttamente dal direttore tecnico con uno staff per le attività di interazione esterne e di controllo di processo ed ha una dotazione organica costituita da un dirigente biologo, a cui è assegnato il controllo diretto delle attività analitiche, due unità di personale con profilo amministrativo e 14 tecnici, tutti con profili professionali particolarmente qualificati (biologi, biotecnologi, chimici, tecnici di laboratorio biomedico). La squadra ha effettuato da fine luglio un percorso formativo specifico per conseguire e uniformare livelli tecnici e operativi utili a sostenere l’elevata capacità di analisi richiesta dal mandato regionale.
E’ una struttura laboratoristica all’avanguardia per analisi di biologia molecolare, con livelli di contenimento ottimali anche per la coltivazione di virus: gli impianti che sono stati installati garantiscono condizioni che non permettono la fuoriuscita di emissioni.
La dotazione tecnologica del laboratorio comprende 4 linee analitiche per la retro-trascrizione (da RNA a DNA), amplificazione del DNA e successiva lettura (RT-PCR).
Inaugurato il nuovo Centro regionale di Biologia molecolare