Dopo una prima indagine sperimentale congiunta (che aveva visto anche la partecipazione dell’Università di Cassino – se ne era riferito in questo articolo), le ARPA di Lazio e Piemonte presentano un nuovo studio dedicato ai campi elettromagnetici generati da impianti 5G.
Il lavoro, sviluppato dalle due agenzie ambientali in collaborazione con l’Università di Napoli e con Vodafone Italia, propone una procedura operativa efficace e facilmente riproducibile per verificare il funzionamento dei sistemi di controllo di potenza (Power Lock) che saranno implementati sugli impianti 5G.
Tale sistema agisce come una sorta di ‘limitatore’ della potenza trasmessa dall’impianto verso una specifica direzione che si attiva nel momento in cui il monitoraggio continuo della potenza erogata dall’antenna 5G superi una soglia prestabilita. L’utilizzo della funzionalità del Power Lock rappresenta quindi un formidabile strumento nell’ambito della protezione della popolazione dall’esposizione CEM da sistemi radio base di nuova generazione.
Il lavoro si propone di fornire un protocollo standard di misure sperimentali per verificare su campo l’efficacia del Power Lock, utile agli enti preposti al controllo ai fini del rilascio in sicurezza delle autorizzazioni preventive all’esercizio dell’impianto.
Lo studio, in inglese, può essere letto a partire da questo indirizzo: https://ieeexplore.ieee.org/document/9200351