Ripristinare gli ecosistemi montani è il tema scelto dalla FAO per celebrare la Giornata internazionale della Montagna 2023, con l’intento di includere pienamente le montagne nell’iniziativa del Decennio delle Nazioni Unite per il ripristino degli ecosistemi 2021-2030.
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito questo importante appuntamento a partire dal 2003, dopo avere dichiarato il 2002 “Anno Internazionale della montagna” – International Mountain Year (IMY) e ogni anno, a livello internazionale, viene individuato dalla direzione della FAO-Mountain Partnership un tema oggetto della celebrazione.
L’intento è stato quello di sensibilizzare la popolazione sull’importanza dello sviluppo e della preservazione dei territori montani, intesi come sistemi economici, sociali, culturali e identitari unici: su una superficie di 302.073 km2, l’Italia è caratterizzate per il 35% da territorio montano ed è dunque fondamentale far convergere il sostegno politico, la ricerca scientifica e le risorse finanziarie verso l’obiettivo della prevenzione dell’ulteriore degrado e del ripristino degli ecosistemi montani.
Diverse sono le iniziative sul territorio italiano organizzate per celebrare la giornata dell’11 dicembre alle quali contribuiscono, mediante supporto scientifico, organizzativo, le Agenzie del Sistema per il tramite dei propri ricercatori.
Ecco le iniziative e alcune delle attività svolte nell’ambito della ricerca sul tema montagna suddivise per regione.
Valle d’Aosta
L’amministrazione regionale della Valle d’Aosta celebra la Montagna attraverso l’organizzazione di una serie di appuntamenti focalizzati su argomenti diversi, ma con il comune intento di mettere in evidenza, da un lato, i limiti e i problemi insiti nella natura stessa dei territori montani e, dall’altro, la varietà e la ricchezza delle culture di montagna.
Due gli appuntamenti in programma al Forte di Bard lunedì 11 dicembre 2023:
- la tavola rotonda “Ecosistemi montani nel 2050”, alla quale parteciperanno vari esperti di alpinismo, parchi e aree protette, villaggi e città del futuro, ampelografia e enologia, biologia, zoologia e ricerca, per capire come potrà presentarsi la Valle d’Aosta tra trent’anni;
- il convegno “La montagna di ghiaccio”, che si pone come obiettivo la condivisione, a cura di ricercatori ed esperti, dei risultati delle ricerche sulla criosfera condotte in Valle d’Aosta nel 2023. ARPA Valle d’Aosta contribuirà con una sessione sulla salute dei ghiacciai al termine dell’anno idrologico 2022/23, con l’intervento dell’esperto Umberto Morra di Cella “Il 2023: ancora un anno nero per i ghiacciai valdostani?”.
Ulteriori informazioni per partecipare sono disponibili sul sito di ARPA Valle d’Aosta.
Piemonte
Nell’ambito delle attività previste dal Tavolo Tecnico nazionale “Rischio connesso ai fenomeni di dissesto in ambienti glaciali e periglaciali” e d’intesa con il Comitato Glaciologico Italiano, nel corso dell’estate 2023 Arpa Piemonte ha svolto una intensa campagna glaciologica al fine di documentare le trasformazioni dell’alta montagna, accelerate dal cambiamento climatico in atto.
Ecco l’approfondimento “La campagna glaciologica 2023 in Piemonte: le trasformazioni dell’alta montagna”