Un taglio del nastro atteso quello che è avvenuto giovedì 17 gennaio a Casale Monferrato (AL), in via Martiri di Nassiriya 6 alla presenza del direttore generale di Arpa Piemonte Angelo Robotto, dell’Assessore regionale all’ambiente Alberto Valmaggia e del Sindaco del Comune di Casale Monferrato Titti Palazzetti.
Una delle due sedi dell’Arpa del Centro regionale ambientale amianto ha trovato casa, insieme alla sede operativa di Casale Monferrato del Dipartimento Arpa del Sud Est, in una parte degli ex magazzini dello stabilimento Eternit che per 80 anni – dal 1907 al 1968 – ha inquinato il territorio cittadino e non solo.
L’Assessore regionale all’ambiente Alberto Valmaggia: “È un giorno di festa importante per l’inaugurazione della sede Arpa casalese. È fondamentale capire che non è un punto di arrivo, ma una partenza per diventare un punto di riferimento nazionale per l’amianto”.
“È vero che la valenza di questa sede è nazionale, ma per Casale Monferrato è un simbolo importante per la rimozione totale dell’amianto. ASL e Arpa lavorano quotidianamente al nostro fianco per la bonifica totale nel nostro territorio. Anche per questo abbiamo spinto per la riuscita dell’operazione nel più breve tempo possibile: perché bonificare è l’obiettivo principale” sottolinea il sindaco di Casale Monferrato Titti Palazzetti.
Il direttore generale di Arpa Piemonte Angelo Robotto: “Essere nella sede che un tempo è stato il magazzino degli ex stabilimenti Eternit ha un forte valore simbolico: dove prima c’era l’elemento che tanta morte ha portato, oggi c’è chi, per mission, lotta quotidianamente contro l’amianto. Ma non solo. Ambiente è anche integrazione e nella sede casalese non ci saranno solo esperti in amianto, ma anche i tecnici della sede terrritoriale del Dipartimento Arpa di Alessandria e Asti che l’ambiente lo controllano a 360 gradi”.
La galleria fotografica dell’evento
Un po’ di storia
Con i suoi 94000 metri quadrati l’Eternit era la più grande fabbrica di amianto in Europa. L’austriaco Ludwig Hatschek brevettò il cemento-amianto nel 1901 chiamandolo “Eternit” in riferimento al latino aeternitas (eternità) per sottolinearne resistenza quasi eterna. La storia di Casale Monferrato è tragicamente legata all’incombente presenza dello stabilimento Eternit che dal 19 marzo 1907 al 6 giugno 1986 fu protagonista di una delle principali produzioni italiane di materiali in fibrocemento
Nel 1986 falliscono tutti gli stabilimenti Eternit presenti sul territorio italiano.
Nel 1995 l’Amministrazione Comunale di Casale Monferrato decide di acquistare l’ex insediamento produttivo, ormai in stato di abbandono, per iniziare i necessari interventi di bonifica per il recupero dell’area. Arpa Piemonte fa parte della Commissione di Studio di supporto alla progettazione dell’intervento, intrapresa poco tempo dopo.
I lavori di bonifica, iniziati nel 2000, sono stati completati nel 2006.
Con deliberazione del Consiglio regionale del Piemonte dell’11 dicembre 1996 è stato adottato il Piano id Area Critica di casale Monferrato e con successiva legge 137/1998 il sito di Casale Monferrato risulta essere fra i primi interventi di bonifica nazionale e con decreto del Ministero Ambiente del 20/01/2000 viene stabilita la perimetrazione dell’ambito territoriale entro cui procedere agli interventi di bonifica.
Il progetto prevedeva fra l’altro la bonifica del cosiddetto “polverino” e la rimozione delle coperture in cemento-amianto.
Nel corso degli anni Arpa Piemonte ha collaborato a un intenso programma che va dalle bonifiche concluse dell’area dello stabilimento Eternit e della sponda destra del fiume Po – oggetto degli scarichi dello stabilimento – alla realizzazione di un impianto di discarica per lo smaltimento dei rifiuti delle bonifiche, alle attività di censimento degli edifici e dei siti con amianto, alla bonifica dei manufatti contenenti amianto e del polverino, alle campagne di monitoraggio ambientale per il controllo dell’inquinamento da amianto.
Casale si è impegnata per diventare città simbolo della lotta all’amianto. Il 10 settembre 2016 al posto della fabbrica di morte e di amianto è stato inaugurato il parco Eternot. Parco che rappresenta non solo un luogo di memoria, ma anche valori collettivi e costruzione del futuro, uno degli emblemi della Casale che cambia e rinasce
Il Centro ambientale regionale amianto
Il Centro regionale ambientale amianto nasce come CRA (centro regionale amianto) il 16 novembre 1993 presso l’USSL di Collegno (TO) e il 1° gennaio 1997 viene trasferito nella neonata Arpa Piemonte.
Nell’estate 2001 è stata avviata l’attività del CRA operando presso la sede di Casale Monferrato in modo da seguire da vicino le operazioni di bonifica del SIN (Sito di Interesse Nazionale).
I monitoraggi in fase di bonifica hanno avuto inizio il 17 aprile 2001 contestualmente alle operazioni procedendo di pari passo con le attività svolte dalla ditta, fino all’11 maggio 2005.
L’attività di demolizione si sono protratte per tre mesi, da aprile a luglio del 2006.
Il CRA ha effettuato 1120 campioni (analizzati in MOCF – Microscopia ottica in fase di contrasto) durante l’attività di bonifica e 100 (analizzati in SEM – Microscopia elettronica a scansione) per la restituibilità dello stabilimento.
Se fin dalla nascita il CRA svolgeva funzioni di carattere per lo più sanitario dal 2012 vengono fornite indicazioni precise sul coordinamento dell’attività sanitaria ed ambientale in Piemonte. Il Centro Amianto effettua ancora residue attività a favore delle ASL finalizzate alla restituibilità, ma la sua attività è sempre più indirizzata alle questioni ambientali.
Oggi il Centro regionale ambientale amianto di Arpa Piemonte presso la sede di Casale Monferrato segue per lo più le attività di monitoraggio e bonifica del Sito di Interesse Nazionale (SIN) comprendente 48 comuni per un’area territoriale complessiva pari a circa 740 chilometri quadrati.
“Dal 2007 a oggi sono state fatte 5 campagne di monitoraggio ambientale nel SIN per verificare l’eventuale presenza di fibre di amianto nell’aria. Per un totale di 1674 campioni. Per un volume di aria aspirato totale di 5.022.000 metricubi – conclude Angelo Robotto – Nessun campione dei 1674 analizzati ha superato 1 fibra amianto/litro, valore di riferimento indicato per gli ambienti di vita dall’OMS in SEM (microscopio a scansione elettronica)”.
I numeri della nuova sede
- 8 mesi la durata dei lavori di ristrutturazione (dal 14 marzo al 30 novembre 2018)
- 448 i metri quadrati
- 12 i dipendenti di Arpa: 5 della sede territoriale di Casale Monferrato del Dipartimento Arpa del Sud Est e 7 del Centro Regionale Ambientale Amianto
- 437 mila euro il costo dei lavori di ristrutturazione: 200 mila a carico di Arpa Piemonte e 237 mila a carico del Comune di Casale Monferrato
- 99 anni la durata della concessione in uso gratuito ad Arpa da parte del Comune di Casale Monferrato.