La stagione invernale 2017-2018 in Piemonte è stata molto generosa di precipitazioni nevose generalmente in tutti i settori, con valori particolarmente abbondanti nei settori occidentali di confine dove, la neve fresca cumulata nella stagione è risultata superiore alla media di quasi l’80%. Analizzando infatti nel complesso i valori sulla regione con l’indice di anomalia standardizzata, si può dire che negli ultimi 30 anni la stagione 2017-2018 è tra le più nevose dopo il 2008-2009 e il 2003-2004.
Frequenti e dislocati in tutto il territorio regionale (dalle Alpi Marittime alle Alpi Lepontine passando per le Alpi Cozie) sono stati gli eventi nevosi più intensi che hanno determinato numerose valanghe di dimensioni grandi e molto grandi che hanno interessato la viabilità di fondovalle, provocando danni alle infrastrutture e localmente anche agli edifici (es. Rochemolles). In queste occasioni il grado di pericolo ha raggiunto velocemente il 4-Forte toccando anche il 5-Molto forte, per un breve periodo nella zona al confine con la Svizzera e la Valle d’Aosta su Alpi Pennine, Alpi Graie e Alpi Cozie nel mese di gennaio.
La stagione invernale 2017-18 si colloca al secondo posto per il numero di incidenti registrati nel periodo 1985-2018 al pari dell’inverno 2012-13. Si registrano 14 incidenti da valanga con 37 persone travolte di cui 26 sono rimaste illese, 7 sono state ferite e 4 sono decedute.
Queste e altre informazioni ancora sono descritte nel Rendiconto nivometrico realizzato annualmente da Arpa Piemonte.
Il documento riporta le caratteristiche della stagione invernale conclusa con una descrizione dettagliata sulle condizioni di innevamento e sul rischio valanghivo ad esse associato.
Inoltre analizza i dati nivometrici confrontandoli con le serie storiche di riferimento, descrive l’andamento meteorologico della stagione invernale, presenta le variazioni del pericolo valanghe in relazione agli eventi nevosi più significativi, descrive i principali eventi valanghivi spontanei osservati e gli incidenti da valanga verificatisi.
Il rendiconto non solo è rivolto a tutti i tecnici che, a vario titolo, hanno necessità di approfondire i tratti salienti della stagione invernale, ma è stato ideato anche per un pubblico più vasto interessato alle tematiche nivologiche e al pericolo valanghe.
Lo scorso 13 dicembre è stato presentato a Torino durante la conferenza Il rendiconto nivometrico nella stagione 2017/2018e le attività di ricerca nel rischio valanghe.