La marcata variabilità climatica dei recenti anni ha mostrato come le previsioni meteorologiche limitate a pochi giorni riducano fortemente le azioni preventive per la gestione ottimale delle risorse idriche
Il 26 settembre scorso a Torino si è svolto un workshop che ha affrontato il tema delle previsioni meteorologiche con orizzonte temporale dalla settimana al mese (previsioni sub-stagionali). L’evento è stato organizzato dall’Associazione Italiana di Scienze dell’Atmosfera e Meteorologia (AISAM) e dell’Agenzia ItaliaMeteo in collaborazione con Arpa Piemonte.
I lavori hanno visto i saluti dell’Assessore regionale Matteo Marnati e del Presidente di AISAM Dino Zardi.
L’assessore all’Ambiente, alla Ricerca e all’Innovazione della Regione Piemonte Matteo Marnati: “Il tema che si affronta in questo workshop è molto importante perché le previsioni a medio e lungo termine possono essere alla base di organizzazioni e interventi di gestione delle emergenze idriche. In questi quattro anni ho cercato di dare più competenze e strumentazione ad Arpa Piemonte perché è fondamentale affrontare al meglio il tema dei rischi naturali e dell’acqua. I dati ci dicono che nei prossimi anni avremo a disposizione almeno il 10% in meno di acqua e questa situazione ci preoccupa. CI preoccupa anche il cambio repentino delle condizioni meteorologiche. Un esempio recente è il Lago Maggiore che in poco tempo è passato da un livello di magra al livello di guardia per l’esondazione. Le previsioni a medio e lungo termine potrebbero permettere di dare risposte e intervenire tempestivamente per migliorare le varie programmazioni ai diversi soggetti per i molteplici usi dell’acqua”.
Il Presidente dell’Associazione Italiana di Scienze dell’Atmosfera e Meteorologia Dino Zardi, nel porgere il saluto ai partecipanti, ha espresso viva soddisfazione per la seconda edizione di questo workshop, che realizza una proficua connessione fra previsori impegnati nei servizi meteorologici e ricercatori, con enorme beneficio per entrambi: trasferimento di nuove conoscenze nelle attività operative dei previsori, identificazione di problemi da chiarire e questioni aperte per la ricerca. Il format si rivela particolarmente azzeccato per lo scopo, e la fattiva collaborazione dei servizi meteorologici regionali
favorisce un ideale contesto di apprendimento e discussione tra pari.
La mattina, che tra gli altri ha visto un intervento del Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche (ECMWF), ha illustrato lo stato dell’arte della ricerca scientifica e applicata, mostrando l’affidabilità di questo tipo di previsioni ed i margini per applicazioni operative.
Al pomeriggio è seguita l’illustrazione e la discussione delle prime applicazioni realizzate dalle Agenzie ambientali a supporto del sistema decisionale con particolare attenzione alla risorsa idrica ed al suo utilizzo in agricoltura. Una tavola rotonda ha concluso l’evento, con un confronto che ha visto coinvolti rappresentanti delle istituzioni, della meteorologia, della comunicazione e dell’impresa per riflettere sullo stato dell’arte della ricerca scientifica e sulle nuove sfide delle previsioni meteorologiche.
Il Direttore Generale di Arpa Piemonte Secondo Barbero ha introdotto i lavori iniziali e moderato la tavola rotonda finale: “La giornata è stata incentrata sul confronto tra ricercatori e i previsori meteo che quotidianamente applicano i risultati per fornire servizi operativi basati sulle previsioni a medio e lungo termine. Gli interventi hanno messo in evidenza le potenzialità dei prodotti disponibili ed i limiti che ancora ci sono per l’applicazione dei modelli e dei dati che abbiamo a disposizioni. Le previsioni a medio e lungo termine sono utili in molti campi, dall’energia all’agricoltura, dalle scelte politiche strategiche ai privati cittadini e l’obiettivo è garantire una affidabilità che possa andare incontro a tutte le esigenze che i vari stakeholder hanno”.
Ha partecipato ai saluti iniziali e alla tavola rotonda Carlo Cacciamani, Direttore dell’Agenzia ItaliaMeteo: “In Italia ci sono diversi esempi di applicazioni di previsioni di lungo periodo e la neo Agenzia ItaliaMeteo si attiverà per stabilire dei tavoli tecnici di collaborazione, per omogenizzare le esperienze presenti e allo stesso tempo valorizzarle ed estendere l’uso. Parallelamente promuoverà le azioni di formazione, anche verso i cittadini, affinché possano utilizzare al meglio tali nuovi prodotti previsionali.”
Il workshop, che ha visto una nutrita partecipazione tra ricercatori ed operatori del settore, ha confermato che la strada intrapresa dalle Agenzie, con la realizzazione di servizi sperimentali basati su questo tipo di previsioni, è un elemento fondamentale per aiutare i decisori nella ottimale gestione delle risorse idriche ed energetiche nell’ottica dell’adattamento al cambiamento climatico.