Arpa Puglia, chiusura e messa in sicurezza degli impianti di discarica

Vito Bruno: “Gli interventi si inseriscono nel ‘programma straordinario discariche’, che l’Agenzia porta avanti sin dal 2021, che ha consentito in tutta la Regione Puglia di individuare una serie di siti che meritano un’attenzione particolare perché è finalizzata a mettere in sicurezza i siti e avviare poi le successive procedure di bonifica“.

Al via la strategia di riqualificazione ambientale, con il finanziamento di interventi di chiusura di impianti di discarica di rifiuti, volti a risolvere le criticità causate da condotte negligenti dell’operatore economico gestore che ha abbandonato l’impianto senza completare gli interventi di gestione e messa in sicurezza.

Il 16 settembre 2024 la Giunta della Regione Puglia ha approvato con DGR n.1263/2024 l’elenco dei 13 impianti di discarica di Rifiuti Solidi Urbani cui destinare risorse finanziarie pubbliche, per un importo complessivo di 75 milioni di euro, nell’ambito dell’Azione 2.14 del PR Puglia FESR 2021-2027, per l’esecuzione degli interventi volti alla chiusura delle discariche, ai sensi dell’art.12 D.Lgs. 36/2003, norma di derivazione comunitaria sulle discariche, previa attuazione di tutte le necessarie attività prodromiche e di gestione operativa:

Le priorità di intervento sono state definite attraverso l’applicazione del criterio denominato “Criterio di valutazione del rischio relativo associato agli impianti di discarica di rifiuti”, ossia determinando il grado di rischio relativo associato agli impianti di discarica di rifiuti urbani e rifiuti del loro trattamento, individuati sul territorio regionale. In tali impianti i soggetti obbligati non hanno proceduto alla chiusura definitiva.

La definizione dei criteri di valutazione e analisi comparativa dei siti adibiti ad impianti di discarica di rifiuti urbani e rifiuti del loro trattamento per la determinazione del grado di priorità degli interventi di chiusura e messa in sicurezza da finanziare con risorse pubbliche è stata definita dal Gruppo di Lavoro misto Regione Puglia – ARPA Puglia, sotto il coordinamento della Sezione regionale Ciclo rifiuti e bonifiche.

Gli elementi di valutazione per l’attribuzione dei punteggi, utili a definire il grado di priorità, sono stati enucleati tenendo conto dei seguenti criteri: caratteristiche costruttive e gestionali degli impianti, ubicazione della discarica, stato delle matrici ambientali, attuazione di misure di prevenzione e di emergenza, tutti a loro volta declinati in sub-criteri.

La discarica di Francavilla Fontana

Della strategia di riqualificazione ambientale, con il finanziamento di interventi di chiusura di impianti di discarica di rifiuti, se n’è parlato il 20 febbraio 2025 nel corso della prima delle conferenze stampa sui territori beneficiari a Francavilla Fontana (Ba), dove insiste il sito di discarica “ex Francavilla Ambiente” per il quale, secondo il criterio di valutazione del rischio relativo associato agli impianti di discarica di rifiuti, è assegnato l’ordine di priorità n. 1.

La conferenza, alla quale sono intervenuti l’assessora all’Ambiente della Regione Puglia, Serena Triggiani, insieme al consigliere regionale, Maurizio Bruno, il sindaco di Francavilla Fontana, Antonello Denuzzo, e il direttore generale di Arpa Puglia, Vito Bruno, si è tenuta nella suggestiva cornice del Castello sede dell’amministrazione comunale.

Al Comune di Francavilla Fontana, beneficiario del finanziamento regionale per l’attuazione dell’intervento di chiusura del sito di discarica, sono destinati come primo importo iniziale già 150.000,00 euro per l’analisi dello stato di fatto dell’impianto, l’individuazione della soluzione progettuale per assicurare la chiusura definitiva.

La Regione Puglia ha difatti stanziato, grazie alle risorse di cui all’Azione 2.14 del PR Puglia FESR-FSE+ 2021-2027, una significativa dotazione finanziaria complessiva, pari a 75 milioni di euro, per l’attuazione di misure di prevenzione o messe in sicurezza di siti di discariche esistenti, volte ad impedire contaminazioni e danni ambientali.

“Francavilla Fontana è il primo territorio destinatario delle risorse per gli interventi della messa in sicurezza e chiusura definitiva degli impianti di discarica – ha dichiarato l’assessora regionale Serena Triggiani -. Abbiamo voluto presentare la nostra strategia regionale proprio nei luoghi interessati dalle ingenti risorse previste nella programmazione PR Puglia FESR-FSE+ 2021-2027, per supportare i Comuni che attueranno gli interventi tecnici con il supporto degli uffici regionali.

A questo di oggi seguiranno difatti altri incontri con Arpa – che ha curato la parte tecnico scientifica per la determinazione del grado di rischio declinato in sub-criteri tecnici oggettivi specifici -, i Comuni e le Province, con i quali è stata avviata una ricognizione che ha portato all’individuazione di 13 siti di discarica da chiudere e mettere in sicurezza”.

“La Regione Puglia – ha proseguito Triggiani – si è fatta carico della programmazione finanziaria degli interventi di chiusura e ha avviato un percorso tecnico amministrativo con i Comuni sede degli impianti, che sono chiamati ad operare attraverso l’applicazione dei poteri sostituivi previsti dal TUEL e dal Codice dell’ambiente al fine di eseguire gli interventi per riportare impianti discariche abbandonati nella condizione d discariche controllate previa esecuzione degli interventi di chiusura.

Per l’attuazione di questa strategia è stata e sarà fondamentale la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, in primis i comuni, come Francavilla Fontana, che ha risposto egregiamente, secondo modalità operative basate sul dialogo e la piena collaborazione: un chiaro esempio di best practices che auspichiamo si replicherà ai fini dell’attuazione della strategia di salvaguardia e tutela dell’ambiente e della salute”.

Stiamo operativamente e fattivamente agendo per risolvere una piaga ambientale, paesaggistica, sociale e legata alla salute delle persone – ha concluso l’assessora Triggiani – dovuta alla presenza di impianti non ancora definitivamente dismessi. La nostra azione regionale ritiene difatti prioritaria e non rinviabile la riqualificazione di luoghi non più sostenibili secondo le nostre politiche di sostenibilità ambientale e nel processo più ampio di sviluppo e rigenerazione socio-economica ed ambientale che riguarda l’intero contesto regionale”.

Per il direttore generale di Arpa Puglia, Vito Bruno, “l’intervento previsto su Francavilla Fontana si inserisce in un programma strategico che l’Agenzia ha portato avanti sin dal 2021, il ‘programma straordinario discariche’, che ha consentito in tutta la Regione Puglia di individuare una serie di siti che meritavano un’attenzione particolare perché è finalizzata a mettere in sicurezza il sito e avviare poi le successive procedure di bonifica. Era necessario passare dalla fase di individuazione del problema alla fase di risoluzione dello stesso e, quindi, di assegnazione delle risorse. Tutto questo lavoro preliminare, dal punto di vista tecnico, è stato svolto da Arpa Puglia, successivamente valorizzato e condiviso dalla Regione Puglia, che, con una apposita delibera, ha individuato le situazioni di maggior rischio. La discarica di Francavilla Fontana era una di queste, e meritava l’assegnazione di risorse per interventi non più rinviabili. La sinergia fra le istituzioni ha sicuramente funzionato. Questa è una vittoria, però paradossalmente contiene anche una sconfitta – ha concluso Vito Bruno -, perché questi interventi drenano tante risorse pubbliche e sono la conseguenza della poca attenzione nei confronti dell’ambiente. Una poca attenzione che provoca anche gravi danni all’economia costringendo le Amministrazioni a sottrarre risorse da investire in servizi per la comunità, per rimuovere i danni all’ambiente causati da operatori economici senza scrupoli”.

La discarica di Altamura

Una ferita profonda che per decenni ha segnato l’intera comunità di Altamura (Ba) e che oggi, dopo decenni, sta per essere risanata. Si tratta  della discarica ‘ex Tradeco’, oggi oggetto di un progetto già avviato di messa in sicurezza e chiusura definitiva, grazie alle risorse stanziate da Regione Puglia a valere sull’Azione 2.14 del PR Puglia FESR-FSE+ 2021-2027. Se n’è parlato il 26 febbraio nel corso della conferenza stampa  nella sede del palazzo del Comune di Altamura, alla presenza del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e dell’assessora regionale all’Ambiente, Serena Triggiani, insieme, tra gli altri, all’assessore regionale al Personale, Gianni Stea, il consigliere regionale, Francesco Paolicelli,  il sindaco della Città Metropolitana di Bari, Vito Leccese, il direttore generale Arpa Puglia, Vito Bruno, e il sindaco di Altamura, Vitantonio Petronella.

L’incontro di Altamura è il secondo di una serie di appuntamenti che Regione Puglia, con l’Assessorato regionale all’Ambiente, ha programmato nei Comuni nei quali sono stati individuate le 13 discariche con alto grado di pericolosità (preso atto con la D.G.R. 497/2024). Al sito discarica “ex Tradeco”, in particolare, in località le Lamie nel comune di Altamura (BA), è stata assegnato ordine di priorità n. 4.

 “Volevo ringraziare il sindaco Petronella e tutta l’amministrazione per la collaborazione che consideriamo di grandissima importanza – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano -: la vicenda che riguarda questa discarica comincia anni fa con un’ispezione disposta dall’Arpa insieme ai Carabinieri del Noe, quando ancora non era completamente nota l’entità del problema. Un’operazione che ci ha consentito di prendere cognizione di quello che stava accadendo. E nello stesso momento Regione Puglia chiudeva una serie di infrazioni europee legate all’abbandono di rifiuti, sottraendo l’Italia e la Puglia dal rischio di sanzioni pesantissime, ma soprattutto garantendo l’inizio di lavori di bonifica di altre discariche.

Oggi abbiamo messo a disposizione, come primo finanziamento, ben 75 milioni di euro rinvenienti da fondi europei per chiudere impianti di discariche dismessi e insicuri: li utilizzeremo, così come stiamo facendo, agendo sempre di concerto con i Comuni e, come Regione, utilizzando i poteri sostitutivi previsti dal Testo unico degli Enti locali del Codice dell’ambiente. Stiamo collaborando con la Città metropolitana di Bari, con tutte le Province pugliesi e con Arpa Puglia per fare in modo che questa strategia sia attuata al meglio per il bene delle comunità e dei cittadini. Il comune di Altamura sta dimostrando di essere protagonista in maniera concreta, anche dal punto di vista finanziario, di questo progetto di risanamento. Siamo adesso nella fase in cui dobbiamo fare tutte le indagini utili per capire quali sono gli indirizzi di progettazione, insieme alle procedure di caratterizzazione per definire cosa bisogna fare. È un lavoro talmente complesso che ha reso necessario la sottoscrizione di un disciplinare tra Regione Puglia e il Comune di Altamura per far funzionare nella stretta collaborazione, e secondo un’unica strategia, gli uffici regionali e quelli comunali preposti. E auspichiamo ciò avvenga anche in altre Amministrazioni ove verranno avviati i progetti dei siti in oggetto”.

“Abbiamo scelto di essere nei territori – ha sottolineato  l’assessora Serena Triggianinon solo per presentare tutte le attività che porteranno alla chiusura definitiva delle discariche pericolose, ma anche per sottolineare il protagonismo delle comunità e dei loro amministratori che si impegnano, con il supporto di Regione Puglia, a migliore ambiente, paesaggio e a tutelare la salute umana. Il percorso già avviato nel comune di Altamura rientra nell’ambito di una strategia di riqualificazione ambientale importante che riguarda tutta una serie di azioni tecniche che abbiamo scelto di raccontare proprio nei territori, i veri protagonisti  del cambiamento, con il supporto dell’Arpa Puglia, nostro braccio tecnico e scientifico di analisi. La discarica nel momento in cui subisce un abbandono da parte del gestore necessita di uno studio approfondito per capire la gravità e, successivamente, le modalità di intervento per la riqualificazione ambientale e paesaggistica. Ed è ciò che stiamo facendo adesso, grazie alle risorse che abbiamo: per il comune di Altamura sono stati impegnati al momento 150.000 euro destinati all’avvio delle prime attività per la redazione del progetto di chiusura del sito di discarica e l’esecuzione delle indagini ambientali prodromiche alla stessa progettazione di chiusura. Come ha sottolineato il presidente Emiliano è  qualificante e decisivo in questa fase il gruppo di lavoro e la metodologia creata data dalla stretta collaborazione  tra funzionari regionali che hanno lavorato in questi anni alacremente insieme ai tecnici dei Comuni ad Arpa, cui va il mio particolare ringraziamento. Il disciplinare tra Regione e Comune di Altamura, in particolare, rappresenta una “best practice” da diffondere e applicare al fine dell’attuazione della nostra strategia di salvaguardia e di tutela dell’ambiente, ma anche della salute dei cittadini.

Tra le nostre priorità – ha concluso l’assessora Triggiani – è l’istituzione di una task force regionale con la nostra Avvocatura e i territori interessati da abbandoni indiscriminati di discariche che ci permetterà di capire tutte le azioni da attuare e tutti i diritti che potremmo far valere per tutelare cittadini e territori”.

Ho fortemente voluto che l’Agenzia avviasse una ricognizione delle discariche in stato di abbandono, siti di particolare pericolosità – ha sottolineato il direttore generale di Arpa Puglia, Vito Bruno -. L’esito della ricognizione ha costituito la radice tecnico-scientifica sulla quale si è innestata l’azione della Regione Puglia e dei Comuni, finalizzata a consentire la strutturata ed ordinata chiusura in sicurezza d’impianti classificati a rischio. Coordinandomi con Ispra, predisporremo relazioni tecniche a supporto della contestazione del “danno ambientale”, ove sussistente”.

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