Barletta, il Rapporto “Ambiente e Salute” di Arpa Puglia e Asl Bt non evidenzia particolari criticità

Si è svolto presso il Comune di Barletta, su invito del sindaco di Barletta, Cosimo Damiano Cannito e dell’assessore Ambiente Anna Maria Riefolo, un incontro tecnico, alla presenza, tra gli altri, del direttore generale di Arpa Puglia Vito Bruno, della direttrice generale Asl Bt Tiziana Dimatteo e della presidente della VII commissione consiliare Ambiente e Verde Pubblico Patrizia Mele, per illustrare i dati aggiornati relativi al “Rapporto Ambiente e Salute della città di Barletta“, redatto da Arpa Puglia, AReSS e Asl Bt.

“Il quadro complessivo che si ottiene dalla disamina dei dati ambientali disponibili al 31 dicembre 2023, con gli aggiornamenti illustrati sino al 2024 – spiega il Dg di Arpa Puglia Vito Bruno – riferiti al comune di Barletta, anche attraverso il confronto con altre aree provinciali e regionali, non evidenzia particolari criticità. L’analisi dei dati indica che i valori dei principali indicatori per la qualità dell’aria sono al di sotto dei limiti di legge. Per le acque costiere particolare attenzione deve essere posta per la migliore gestione degli scarichi diretti in mare, che possono rappresentare una fonte di impatto sullo stato ecologico e chimico dell’ambiente marino. L’ultima classificazione disponibile, relativa al quadriennio 2020-2023, restituisce il giudizio complessivo di “eccellente” per tutte le 12 acque di balneazione presenti nel territorio costiero di Barletta, che Arpa monitora con il supporto logistico-operativo della Guardia di Finanza. Il report “Ambiente e Salute”, e i relativi aggiornamenti, trasmesso al sindaco di Barletta e alle autorità competenti, costituisce una solida e chiara base scientifica alla quale devono essere ancorate le relative valutazioni in materia ambientale e sanitaria”.  

“I più recenti dati epidemiologici del Registro Tumori aggiornati fino all’anno 2021 – afferma la DG Asl Bt Tiziana Dimatteo – non evidenziano nulla di diverso da quello che ci aspettavamo da città con le stesse caratteristiche. I dati sono, infatti, in linea e non si segnalano particolari scostamenti, anzi in molti casi i tassi di incidenza della città di Barletta sono anche più bassi di quelli provinciali e regionali, nella fattispecie negli uomini i tassi di incidenza registrati a Barletta sono anche più bassi, nelle donne i tassi sono pressoché simili a quelli regionali”.

“Ringrazio Asl ed Arpa Puglia per l’attenzione mostrata sul tema e per gli approfondimenti tecnici evidenziati che sono pubblici – prosegue il sindaco Cannito – e saranno al centro anche di un nuovo incontro in Consiglio comunale. Dai dati elaborati su ambiente, acqua e aria non abbiamo alcun segnale di vera preoccupazione né di allarmismo per la nostra città, anzi abbiamo persino dei dati positivi in controtendenza rispetto ad altre realtà”.

Alcuni dati emersi dal Report

Qualità dell’aria

La valutazione della qualità dell’aria, in riferimento agli inquinanti NO2, SO2, PM10, PM2.5, C6H6 e O3, condotta sia attraverso le stazioni di monitoraggio cittadine che con l’ausilio delle tecniche di modellizzazione, non ha evidenziato superamenti dei limiti previsti dalla normativa di riferimento (D.Lgs. 155/2010).  Anche per quanto riguarda i metalli pesanti As, Cd, Ni e Pb e per il B(a)P la valutazione, condotta con l’ausilio del solo modello, non ha evidenziato la presenza di superamenti dei limiti previsti dalla normativa vigente.

Matrici ambientali acqua sotterranea e suolo

Nell’ambito del Protocollo d’intesa per la realizzazione di un monitoraggio ambientale di Area Vasta del comune di Barletta (monitoraggi 2016 e 2020), sono state condotte diverse analisi, focalizzando l’attenzione sulle matrici ambientali acqua sotterranea e suolo dell’area industriale della città, ove sono collocati impianti autorizzati AIA. Tali monitoraggi hanno evidenziato diversi superamenti nelle concentrazioni di inquinanti organici e inorganici, in particolare nelle acque sotterranee, oltre che nella matrice suolo e negli eluati estratti dal test di cessione sui materiali di riporto. Anche a seguito di queste indagini, sono state, in alcuni casi riaggiornate, in altri attivate le procedure di cui alla parte IV del titolo V del D.Lgs. 152/06 per le installazioni Timac Agro Italia S.p.A e Buzzi Unicem S.p.A. Ad oggi per TIMAC Agro Italia S.p.A. sono attive la Messa in Sicurezza Operativa (MiSO) per il suolo e la MiSO per la falda, approvati ai sensi dell’art.242, comma 7 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.. Per Buzzi Unicem S.p.A, invece, è in corso di esecuzione il piano di caratterizzazione approvato ai sensi dell’art.242, comma 3 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. La maglia di piezometri realizzata per l’esecuzione delle attività di monitoraggio ambientale, integrata con i punti di prelievo allestiti per i procedimenti di bonifica in corso, ha permesso di disporre di un consistente set di dati ambientali nella parte nord-ovest della zona industriale, prossima all’ambito urbano, mentre nella restante porzione orientale del territorio oggetto del monitoraggio è emersa la necessità di disporre di maggiori informazioni, tenuto conto del minor numero di punti di osservazione, in cui sono tuttavia stati rilevati superamenti dei limiti normativi. Pertanto, con DGR n.1958 del 28/12/2023 “Sistema di monitoraggio ambientale integrato nel territorio della città di Barletta (BT). Disposizione in favore della Provincia di Barletta-Andria-Trani”, la Giunta Regionale ha disposto di approfondire e circoscrivere lo stato di qualità ambientale delle acque sotterranee della zona industriale di sud-est, individuando nella Provincia il soggetto attuatore degli interventi, da definirsi sulla base di una proposta tecnica elaborata con il supporto di ARPA Puglia e del Comune di Barletta.

Monitoraggio dei corpi idrici sotterranei

Il monitoraggio effettuato in applicazione alla Direttiva Quadro Acque ha rivelato la presenza di alcuni parametri critici, con conseguente classificazione di stato chimico scarso per i corpi idrici che interessano il territorio di Barletta ed ha confermato evidenze di superamenti delle CSC per parametri organici ed inorganici che hanno comportato l’avvio, presso la Provincia, del procedimento di individuazione del responsabile della contaminazione.

Monitoraggio acque di balneazione

Il monitoraggio delle acque di balneazione ha indicato, con l’ultimo giudizio 2023, relativo al quadriennio 2020-2023, la classificazione di eccellente per tutte le 12 acque di balneazione nel territorio del Comune di Barletta.

Monitoraggio corpi idrici marino-costieri

Il monitoraggio dei corpi idrici marino-costieri nel territorio del Comune di Barletta (“Margherita di Savoia-Barletta” e “Barletta-Bisceglie”, che per quota parte comprendono l’intero litorale afferente al territorio comunale di Barletta) ha evidenziato, nel caso del corpo idrico “Barletta-Bisceglie”, superamenti degli standard di qualità ambientale per le “nuove sostanze” (Dicofol, Cipermetrina, Diclorvos e la sommatoria di Eptacloro ed Eptacloro epossido, molecole tutte ricomprese nella categoria dei prodotti fitosanitari) di cui alla tab. 1/A del D.Lgs n.172/2015. D’altra parte, tutti i punti di immissione in mare di acque di origine terrigena (comprese le foci dei corsi d’acqua) possono rappresentare criticità in termini di qualità ambientale delle acque, soprattutto quelle prossime alla costa, per i possibili effetti delle pressioni puntuali e diffuse distribuite sul territorio (es. urbanizzazione, industrializzazione, agricoltura e zootecnia, ecc.).

Registro tumori

Tumori infantili

L’incidenza dei tumori infantili è stabile: nel confronto con l’intera provincia e con la regione, l’incidenza dei tumori infantili a Barletta è più bassa anche se la differenza non è statisticamente rilevante.

Tassi di incidenza

L’andamento dei tassi di incidenza dei tumori invasivi nella popolazione generale è sovrapponibile a quella provinciale: negli uomini i tassi di incidenza registrati a Barletta sono anche più bassi, nelle donne i tassi sono molto simili a quelli regionali.

Singoli tumori uomini

Per i singoli tumori uomini: i tassi di incidenza sono più bassi rispetto alla regione e alla provincia. Resta solo un eccesso rispetto alla regione dei tumori del testa-collo che, comunque, in valore assoluto non è significativo.

Singoli tumori donne

Per i singoli tumori donne: nel confronto provinciale si registrano numeri leggermente più alti in riferimento ai mesoteliomi (la cui esposizione significativa va cercata in molti anni addietro rispetto all’insorgenza di patologia) ma si tratta comunque di numeri molto bassi. I dati di incidenza sono più bassi rispetto alla provincia sui tumori del testa-collo.

Cause di ricovero

Per le cause di ricovero va segnalato rispetto ai bambini una diminuzione dei ricoveri per asma.

Francesca Lombardi

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