ARPA Puglia ha presentato il primo luglio i risultati delle attività svolte dal proprio Centro Regionale Mare (CRM) a nove mesi dalla sua istituzione. Il CRM, unità operativa complessa di alto livello tecnico, realizza attività di controllo e tutela dell’ambiente marino sull’intero territorio regionale, attuando piani di monitoraggio secondo protocolli nazionali in ottemperanza a Direttive Comunitarie, nonché partecipando a progetti di studio e di ricerca con partner nazionali e internazionali.
Tra gli altri monitoraggi, quello delle acque di balneazione ha anche un impatto su altri settori diversi da quello ambientale; con tale monitoraggio ARPA Puglia ha peraltro contribuito alla recente pubblicazione, da parte del Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (SNPA), dei risultati relativi alla qualità delle acque di balneazione da cui risulta che la Puglia, insieme alla Sardegna, ha il miglior dato di tutto il territorio nazionale, con il 99,7% delle acque classificate in uno stato di qualità eccellente. Il mare pugliese dunque, con il suo capitale naturale e le sue caratteristiche qualitative, rappresenta una ricchezza per la nostra regione anche in termini di attrattività turistica e sviluppo economico.
“La Puglia – ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – ha istituito da un anno il Centro Regionale Mare. Tecnici dell’Arpa, non si occupano solo dell’aria, della terra e delle altre condizioni ambientali, ma anche del mare. Il risultato complessivo dell’attività sul mare della Regione Puglia è che siamo la prima regione italiana per qualità delle acque insieme alla Sardegna. Noi però siamo nell’Adriatico, un mare chiuso, e avere raggiunto questo risultato significa avere investito moltissimo danaro ed energie sulla depurazione delle acque, in generale sulla bonifica di tutti gli impianti di depurazione, anche aziendali. E per questo devo ringraziare Acquedotto Pugliese, Arpa e tutte le aziende pugliesi che, consapevoli dell’importanza del mare, hanno fatto in modo che noi raggiungessimo questo risultato, primi in Italia grazie anche ai controlli dell’Arpa e del Centro Regionale Mare. Arpa ha colto dunque un punto qualificante del nostro programma di governo, monitora in autonomia, con grande rigore e imparzialità la condizione ambientale della Regione. Riesce a fare operazioni di eccellenza con costi veramente bassi, questo significa lavorare in modo efficiente. Questa agenzia è una comunità di persone efficienti e competenti che si rendono conto della responsabilità che assumono e che compiono il loro dovere con grande passione”.
“Oggi è una giornata particolare – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Gianni Stea – Devo ringraziare per il lavoro svolto il direttore generale dell’Arpa Puglia, Vito Bruno, il direttore scientifico, Vincenzo Campanaro, e il direttore del Crm, Nicola Ungaro. Il risultato che abbiamo ottenuto oggi va in parallelo alle politiche adottate dal mio assessorato e dalla mia struttura in politiche ambientali con i vari progetti che abbiamo messo in campo: il progetto Fishing for litter per il recupero della plastica in mare, Plastic free per il non utilizzo della plastica nei lidi, i 7 milioni di euro stanziati per il 2018-2019 per il recupero della plastica e del materiale che abbiamo trovato sulle nostre coste. Quindi è un lavoro che è andato in parallelo e oggi abbiamo raccolto i frutti perché siamo la regione in Italia col mare più pulito”.
“Siamo una Regione con quasi mille chilometri di costa e abbiamo un mare straordinario – spiega il direttore generale Arpa Puglia Vito Bruno – Siamo stati premiati, insieme alla Sardegna, per il mare migliore d’Italia per la acque di balneazione, con qualità eccellente. Sono dati ufficiali del Sistema nazionale della protezione dell’ambiente. Per queste ragioni, nella visione dell’Agenzia e della Regione Puglia, non potevamo non avere un polo di specializzazione sul mare. Lo abbiamo istituito 9 mesi fa, un luogo fisico dove accentrare e rendere in modalità sistematica le attività di controllo e di analisi che si fanno sui temi del mare e adesso raccogliamo i risultati non soltanto in termini di qualità scientifica delle attività del Centro Regionale Mare ma direi anche delle risorse finanziarie che riusciamo a drenare. La Puglia è partner di tanti progetti. In questi mesi abbiamo drenato i primi 4 milioni di euro e in proiezione ce ne sono altri 8 per i prossimi due anni che potenzieranno le attività del centro e avranno effetti sull’economia molto importanti. Perché ricordiamoci che l’ambiente è un fattore trainante anche per l’economia della nostra regione”.