Una sintesi degli esiti dell’indagine sugli aspetti tecnico procedurali relativi ai controlli ambientali nelle aziende ad autorizzazione integrata ambientale, a cura del gruppo di lavoro Snpa.
Nella prima fase il progetto, il GdL Snpa RR 7.2 – Stato di fatto e migliori pratiche nel campo dei controlli ambientali, si è concentrato sulla valutazione comparata delle modalità di esecuzione dell’attività ispettiva in ambito AIA, tramite l’analisi di dati e informazioni acquisiti presso le Agenzie regionali/provinciali e Ispra. (vedi rapporto finale completo).
Una sezione del questionario distribuito a tutte le Agenzie del sistema nazionale conteneva una valutazione degli aspetti tecnico-procedurali di esecuzione dell’attività ispettiva in ambito AIA. In particolare, le sezioni pertinenti ai suddetti aspetti sono risultate le seguenti:
Sez. 6 |
Valutazione da parte di ARPA degli obblighi di comunicazione in capo al gestore |
Sez. 7 |
Attività di campionamento e successiva analisi laboratoristica svolte da ARPA nel corso della visita ispettiva |
Sez. 8 |
Verifica da parte di ARPA delle prescrizioni e degli obblighi correlate alle matrici: acque reflue, emissioni in atmosfera, rifiuti prodotti, rumore, molestie olfattive, protezione del suolo e della falda, ecc. |
Sez. 9 |
Valutazione dell’applicazione delle BAT generali e di settore |
Sez. 10 |
Promozione della conformità e del miglioramento continuo |
Sez. 11 |
Indicazioni all’Autorità Competente |
Sez. 12 |
Relazione di riferimento |
Sez. 13 |
Emission Trading (CO2 e clima alteranti) |
Sez. 14 |
Aziende a rischio di incidente rilevante RIR |
Sez. 15 |
Aziende zootecniche |
Si fornisce nel seguito una sintesi degli esiti principali dei punti sopra indicati.
Sezione n°6 – Valutazione da parte di Arpa degli obblighi di comunicazione in capo al gestore
La verifica degli obblighi di comunicazione da parte del gestore di un’installazione AIA è normalmente assegnata alle Agenzie per l’ambiente dall’art. 29-decies comma 3 lettera c del D.Lgs. 152/06. Si è registrata una sostanziale uniformità di comportamento in relazione alle comunicazioni di carattere generale, quali quelle relative a eventi accidentali ed a malfunzionamenti degli impianti, al superamento dei limiti autorizzati, alle modifiche tecniche e di gestione degli impianti, con netta prevalenza delle Agenzie che effettuano la valutazione di tali aspetti; diversa e molto disomogenea è la situazione riguardo a temi come la valutazione delle dichiarazioni E-PRTR, dei Piani di Gestione Solventi e dei MUD, per le quali gioca probabilmente un ruolo di rilievo la differente organizzazione delle singole Regioni in materia.
Sezione n°7 – Attività di campionamento e successiva analisi laboratoristica svolte da Arpa nel corso della visita ispettiva
Questa sezione del questionario ha proposto una serie di domande con lo scopo di definire quali controlli (misure fisico-chimiche o determinazioni analitiche), previsti dal PMC, siano verificati anche dalle Agenzie in sede di ispezione. Le principali matrici prese in considerazione sono state le acque reflue, le emissioni in atmosfera, emissioni olfattive, rumore, acque di falda, rifiuti trattati e/o prodotti e discariche.
In numerose Regioni le Autorità Competenti inseriscono in modo puntuale nei PMC le matrici che saranno oggetto di verifica, anche analitica, da parte delle Agenzie in sede di visita ispettiva ordinaria.
Le attività di verifica analitica più assiduamente eseguite da tutte le Agenzie sono quelle svolte sulle acque reflue industriali. Emissioni in atmosfera, molestie olfattive, rumore, acque di falda e caratterizzazione dei rifiuti sono oggetto di campionamenti ed analisi meno articolate e frequenti.
Sezione n°8 – Verifica da parte di ARPA delle prescrizioni e degli obblighi correlate alle matrici: acque reflue, emissioni in atmosfera, rifiuti prodotti, rumore, molestie olfattive, protezione del suolo e della falda.
Questa sezione del questionario mirava a definire le prescrizioni, presenti nell’atto autorizzativo, effettivamente verificate dalle Agenzie nel corso dell’ispezione. A riguardo si è registrata una sostanziale uniformità di comportamento in merito alla verifica, nel corso della visita ispettiva di tutte le prescrizioni presenti in AIA e in particolare di quelle legate alle criticità dell’impianto.
Sezione n°9 – Valutazione dell’applicazione delle BAT generali e di settore
Per molte Agenzie il tema della verifica dell’applicazione delle BAT non è preso adeguatamente in considerazione, probabilmente anche perché non previsto espressamente dalla norma di riferimento nella fase di verifica ispettiva; si richiederebbe uno sforzo maggiore, ad esempio organizzando specifici corsi di formazione, che potrebbero utilmente essere istituiti a livello nazionale per assicurare scambi di conoscenze ed uniformità di comportamento.
Sezione n°10 – Promozione della conformità e del miglioramento continuo
Ai sensi del D.Lgs. 152/06, art. 29-sexies comma 9, l’AIA può contenere ulteriori condizioni giudicate opportune dall’Autorità Competente in materia di miglioramento delle prestazioni ambientali e, più in generale, sulla riduzione degli impatti generati dall’installazione come l’utilizzo efficiente dell’energia e la riduzione della produzione di rifiuti. A questo scopo le Agenzie, sulla base delle informazioni raccolte presso l’installazione in fase di ispezione ordinaria/straordinaria possono suggerire azioni volte, ad esempio, alla riduzione dell’uso delle risorse idriche ed energetiche e delle sostanze pericolose, al miglioramento della gestione dei rifiuti, all’aumento delle performance emissive.
Dall’indagine è emerso che ISPRA e i tre quarti delle Agenzie, promuovono il miglioramento continuo segnalando le appropriate azioni nella relazione conclusiva della verifica ispettiva.
Sezione n°11 – Indicazioni all’autorità competente
Dal quadro analizzato emerge il comportamento molto omogeneo delle Agenzie, che a seguito dell’esame dei dati di autocontrollo forniti dal gestore o di ispezioni e controlli svolti dalle Agenzie presso le installazioni si fanno generalmente promotrici di modifiche necessarie alle autorizzazioni e ai PMC, segnalandone la necessità alle autorità competenti.
Sezione n° 12 – Relazione di riferimento
La recente introduzione dell’obbligo per il gestore che utilizza, produce o scarica sostanze pericolose pertinenti, di redigere la verifica di sussistenza dell’obbligo di presentazione della relazione di riferimento (pre-relazione) ed eventualmente la successiva relazione di riferimento rende al momento il contesto dei controlli e le procedure di validazione molto disomogenee sul territorio nazionale.
Il quadro esaminato evidenzia che il sistema Agenziale tende a non esprimere parere in merito ai contenuti della pre-relazione, mentre, la validazione della relazione di riferimento, dovuta dall’Autorità Competente, vede da parte del sistema Agenziale un comportamento nettamente disomogeneo in cui prevale la tendenza a non esprimere alcun parere.
Sezione n° 13 – Emission Trading (CO2 e clima alteranti)
Questa sezione del questionario ha avuto lo scopo di mettere in evidenza se e come le Agenzie svolgano delle valutazioni sull’applicazione della normativa sulle emissioni di gas ad effetto serra prodotte dagli impianti soggetti ad AIA.
Dalla disamina dei questionari compilati dalle Agenzie appare chiaro che nell’ambito delle verifiche ispettive AIA non viene fatto nessun controllo al fine di analizzare la posizione dell’attività secondo la normativa ET. Ciò può essere dovuto al fatto nella normativa di riferimento non è prevista la presenza delle Agenzie e l’attività di verifica è demandata a verificatori accreditati dall’organismo di accreditamento nazionale designato ai sensi del regolamento (CE) n. 765/2008.
Sezione n°14 – Aziende a rischio di incidente rilevante RIR
Questa sezione ha avuto lo scopo di indagare le modalità di approccio delle Agenzie al tema delle verifiche ispettive delle aziende soggette alla normativa sul rischio di incidenti rilevanti e anche in possesso dell’AIA.
La distribuzione sul territorio nazionale degli stabilimenti RIR che sono soggetti anche al campo di applicazione dell’AIA è fortemente disomogenea. Il gruppo ispettivo delle Agenzie che segue le visite ispettive in ambito AIA non partecipa anche alle visite ispettive RIR. Ciò è dovuto al fatto che il gruppo ispettivo RIR, appositamente nominato, è composto anche da personale appartenente ad altri Enti pubblici e non vi è coordinamento tra i due gruppi ispettivi.
Sezione n° 15 – Aziende zootecniche
La distribuzione in termini assoluti delle aziende zootecniche soggette al campo di applicazione dell’AIA è fortemente disomogenea sul territorio nazionale e vede una massiccia presenza nelle regioni del Nord Italia. Tale situazione influenza molto gli aspetti relativi ai controlli; le Agenzie che controllano il maggior numero di aziende zootecniche si sono specializzate in tali verifiche.
Si registra comunque un’assenza di valutazione del PUA e potrebbe essere questo un aspetto da migliorare anche ai fini dell’efficacia dei controlli sulle matrici suolo ed acque sotterranee.
I risultati prodotti dall’analisi delle sezioni del questionario possono essere letti in maniera sintetica ed operativa attraverso lo strumento della SWOT Analysis:
A cura di Romano Ruggeri, Arpa Sardegna