Arpa Sicilia ha elaborato un Piano di Azione a breve termine per l’Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale (AERCA) del Comprensorio del Mela. Il Piano comprende uno studio modellistico che ha lo scopo di individuare le aree di ricaduta degli inquinanti aero-dispersi nell’area di riferimento.
Un aggiornamento necessario, dettato dall’evoluzione dei processi produttivi, in alcuni casi non più riconducibili alle soglie di allarme e ai limiti previsti nel “Codice di Autoregolamentazione” emanato nel 2006 e nella Misura 25 del Piano Regionale di Tutela della Qualità dell’Aria per l’AERCA della Valle del Mela, nonché all’art. 10 del D.Lgs. n. 155/2010 “Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa”. Quest’ultimo dispone l’adozione, da parte dell’autorità competente, di piani di azione contenenti gli interventi da attuare nel breve termine, finalizzati a limitare oppure a sospendere le attività che contribuiscono all’insorgenza del rischio di superamento dei valori limite, dei valori obiettivo e delle soglie di allarme di alcuni inquinanti.
Nell’ambito del miglioramento della qualità dell’aria nel territorio siciliano, la proposta di Piano definisce le azioni da adottare in caso di situazioni emergenziali al fine di ridurre il rischio, o limitare la durata, dell’eventuale superamento delle soglie individuate per alcuni inquinanti.
Nel caso specifico del Comprensorio del Mela, per la specificità dell’area e degli impianti industriali presenti, si è ritenuto opportuno individuare delle soglie per i seguenti inquinanti: biossido di azoto NO2, biossido di zolfo SO2, idrocarburi non metanici NMHC, idrogeno solforato H2S, composti organici volatili VOC e black carbon BC. Inoltre vengono Individuate le stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria (esistenti, da implementare o da realizzare) che insieme alla rete per il monitoraggio delle molestie olfattive, in fase di realizzazione, costituiranno i sistemi di allerta per il monitoraggio dei parametri normati e non normati dal D.lgs.155/2010 scelti come indicatori correlati alle attività industriali.
Gli interventi proposti dovranno essere attuati dalle attività produttive del comprensorio, che contribuiscono maggiormente all’insorgenza del rischio del superamento delle soglie fissate. Si tratta della Raffineria di Milazzo, Centrale, A2a Energie Future e Termica Milazzo.