È ormai conclamato che l’ambiente svolge un ruolo cruciale per il benessere fisico, mentale e sociale delle persone. Esiste una stretta relazione tra la salute dell’uomo e la qualità dell’ambiente naturale e appare chiaro che un ambiente più salubre e meno inquinato consente di ridurre i fattori di rischio per la salute dei cittadini.
L’inquinamento dell’aria, sia indoor che outdoor, è ormai riconosciuto un importante determinante della salute sia nei paesi sviluppati che in via di sviluppo; l’esposizione avviene sia per via diretta (per es. inalatoria) sia indirettamente, attraverso la diffusione degli inquinanti trasportati per via aerea e depositati sulle piante o sul terreno ed accumulati nella catena alimentare.
Pertanto, l’integrazione delle attività tra il settore ambientale e quello sanitario è importante per proteggere la salute dai rischi derivanti dalla contaminazione ambientale e per garantire luoghi abitativi e di lavoro che tutelino la salute dei residenti e dei lavoratori.
In Italia, la lunga tradizione nella valutazione degli effetti dei fattori ambientali sulla salute, ha coinvolto gli operatori del Sistema sanitario nazionale (Ssn) e quelli del Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente (Snpa). Anche ARPA Sicilia, da tempo, ha avviato una intensa attività collaborativa con il Dipartimento per le attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico dell’Assessorato alla Salute della Regione siciliana (DASOE) e con il Dipartimento di epidemiologia del Sistema sanitario regionale del Lazio al fine di studiare gli effetti della aero-dispersione degli inquinanti sugli esiti di salute, in un quadro d’integrazione tra le tematiche ambientali e sanitarie.
Nello studio della qualità dell’aria in Sicilia, risulta importante tenere in considerazione anche il contributo determinato dagli episodi di avvezione di sabbie sahariane che, nell’area del Mediterraneo, costituiscono una frequente ed importante fonte di pressione ambientale. A tal proposito, lo studio che si presenta è mirato ad indagare l’associazione tra il PM10 specifico per sorgente (totale, desertico e antropogenico) e i differenti esiti sanitari nelle quattro città principali della Sicilia (Palermo, Catania, Siracusa, Messina) e nelle tre macroaree (nord-est, centro-sud, nord-ovest) in cui è stata suddivisa le Regione.
Dall’analisi dei risultati è emerso che il PM10 desertico è associato positivamente alla mortalità e alle ospedalizzazioni in Sicilia.
A cura di: R. Calzolari, G. Madonia – Direzione Generale ARPA Sicilia
Per informazioni: rcalzolari@arpa.sicilia.it
Articolo al link: www.epiprev.it Epidemiol Prev 2017; 41 (1):46-53. doi: 10.19191/EP17.1.P046.011
http://www.epiprev.it/articolo_scientifico/effetti-sanitari-delle-sabbie-sahariane-sicilia
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