Fiumi
I risultati mostrano che nessun corpo idrico raggiunge lo stato ecologico elevato e solo un terzo quello buono. La maggior parte dei corpi idrici non raggiungono gli obiettivi di qualità fissati dalla norma, trovandosi per il 56% in stato sufficiente e per l’11% scarso. Riguardo allo stato chimico, si è riscontrato uno stato non buono nel 42% dei casi. Nel 58% dei c.i., le sostanze prioritarie rispettano gli Standard di Qualità Ambientale.
La maggior parte dei superamenti sono dovuti ad elevate concentrazioni di metalli (cadmio, mercurio, nichel e piombo), ma anche per lo stato chimico, molti superamenti sono stati registrati per sostanze fitosanitarie.
Acque sotterranee
I risultati della valutazione effettuata hanno messo in evidenza come il 65% delle stazioni valutate (109) sia risultato in stato scarso nel 2019, mentre il restante 35% (59) in stato buono. Buona parte delle stazioni classificate in stato qualitativo scarso (43%) è costituito da risorse idriche designate per l’estrazione di acque destinate al consumo umano, delle quali complessivamente è risultato in stato scarso il 49% delle stazioni, pari a 47 delle 95 risorse idriche monitorate nel 2019. Per il 35% delle stazioni monitorate nel 2019 (59 stazioni) l’attribuzione dello stato chimico scarso è dovuta al superamento dello SQ per il parametro nitrati, per il 31% (52 stazioni) al superamento dei VS dei parametri appartenenti alla categoria dei composti ed ioni inorganici, per il 10% (16 stazioni rappresentative principalmente dei corpi idrici sotterranei Piana di Vittoria e Ragusano e secondariamente dei corpi idrici Piana di Marsala-Mazara del Vallo, Piana e Monti di Bagheria, Piana di Licata) al superamento degli SQ dei parametri appartenenti alla categoria dei pesticidi (singoli principi attivi o sommatoria totale). La classificazione in stato chimico scarso è dovuta al superamento dei VS dei parametri appartenenti alla categoria dei composti alifatici clorurati nell’8% delle stazioni (14), della conducibilità nell’8% delle stazioni (14), degli elementi in traccia nel 7% delle stazioni (11), dei composti alifatici alogenati cancerogeni nel 6% delle stazioni (10).
Acque-sotterranee-–-report-di-monitoraggio-2019-compresso