Alla fine del mese di aprile una delegazione del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) ha incontrato rappresentati di imprese, associazioni, enti ed esperti del settore, per elaborare un parere esplorativo sul tema della normativa ambientale. L’incontro si è svolto in Confcommercio Palermo.
Diversi i temi interessati, dall’inquinamento atmosferico, ai rifiuti, al ruolo delle PMI nell’applicazione della normativa ambientale, all’interazione tra le PMI e le autorità nazionali e locali.
Il parere esaminerà in che modo le attività delle imprese, associazioni, enti locali e i comportamenti dei singoli cittadini potrebbero essere sostenuti meglio sia dalla legislazione europea sia dalla legislazione dei singoli Stati membri e suggerirà modi per rafforzare il ruolo della società civile nel quadro del processo di riesame dell’attuazione delle politiche ambientali dell’UE (Environmental Implementation Review -EIR).
Dal primo riesame – effettuato nel 2017 – è emerso infatti che in molti Stati membri l’attuazione della legislazione ambientale europea è lacunosa, frammentata e disomogenea e ciò costituisce un serio problema. Per sostanziare tale parere, si è deciso di condurre uno studio preliminare in loco in tre paesi diversi: Ungheria (Budapest), Francia (Strasburgo) e Italia (Palermo).
La delegazione è formata dall’italiana Ester Vitale, presidente del gruppo di studio, dal francese Arnaud Schwartz, relatore, dall’ungherese Istvan Komoroski, correlatore, e dallo svedese Conrad Ganslandt, funzionario del Segretariato della Sezione Ambiente del CESE.
Per Arpa Sicilia ha partecipato Salvatore Caldara con un intervento sui controlli ambientali “È stata una importante occasione per presentare il ruolo e le attività di Arpa Sicilia e del Sistema Nazionale a rete per la Protezione dell’Ambiente. Abbiamo affrontato diverse tematiche ambientali con particolare riferimento alla qualità dell’aria (sia urbana che in aree industriali), alla depurazione delle acque reflue urbane ed alla gestione dei rifiuti che, ad oggi, costituiscono anche le principali criticità regionali”.
Maggiori informazioni sulle attività del CESE sono disponibili sul sito Europa.eu