Disponibile la relazione completa sui dati di qualità dell’aria monitorati nel 2021. I dati sono disponibili nella sezione ARIA (vedi Sintesi annuale e dettaglio per zona e per stazione – 2021).
Il 2021 è stato caratterizzato dal completamento della rete delle stazioni fisse di misura, come previsto dal Programma di Valutazione, e dal successivo passaggio alla completa gestione e validazione dei dati da parte di Arpa Sicilia. Queste attività hanno determinato la messa in esercizio di nuove stazioni e l’implementazione di alcune stazioni esistenti, ciò ha inevitabilmente comportato dei periodi di mancato funzionamento di alcune stazioni.
La valutazione della qualità dell’aria mostra:
– superamenti del valore obiettivo per l’ozono (O3) nell’Agglomerato di Catania, nella zona Aree Industriali e nella zona Altro;
– superamento del limite sulla concentrazione media giornaliera del particolato fine PM10 nella nell’Agglomerato di Catania. Si sottolinea che il 2021 è stato caratterizzato da numerosi parossismi dell’Etna che hanno influenzato i dati di PM 10. Se si confrontano gli indicatori del 2021 con i valori guida emanati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità tutte le stazioni in esercizio hanno superato il valore guida per la concentrazione media annua di PM10 (15 µg/m3). Tutte le stazioni hanno superato il valore guida OMS per la concentrazione media annua del particolato PM2.5 (5µg/m³) anche se nessuna ha superato il valore limite previsto dal D.Lgs. 155/2010 (20µg/m³). Il trend nel decennio 2012-2021 della concentrazione media annua è in aumento nell’Agglomerato di Catania, nella zona Altro si registra un lieve incremento, nelle altre zone il trend è in lieve miglioramento o stazionariosuperamento del limite sulla concentrazione media annua del biossido di azoto NO2 nell’Agglomerato di Catania. Anche nell’Agglomerato di Palermo la stazione PA-Di Blasi ha registrato una concentrazione media annua superiore al limite, ma, non avendo raggiunto la copertura sufficiente, tale dato non ha determinato il superamento del valore limite per il biossido di azoto in tale zona. Se si considera il valore guida dell’Organizzazione mondiale della Sanità sulla concentrazione media annua di NO2 (10µg/m³), la metà delle stazioni nel 2021 hanno superato tale valore guida. Considerando il decennio 2012-2021 il trend della concentrazione media annua di NO2 è in diminuzione o stazionario. Permangono al 2021 tuttavia delle criticità in particolar modo negli agglomerati urbani;
– per il benzene, C6H6, non sono stati registrati superamenti del valore limite annuo previsto nel D.Lgs. 155/2010 (5µg/m³), tranne che nella stazione Augusta-Marcellino (9µg/m³) che si trova nell’AERCA di Siracusa e che non fa parte del PdV.- per gli idrocarburi non metanici, NMHC, si è registrata la massima concentrazione media oraria nella stazione Augusta-Marcellino (4210 µg/m³).- il numero maggiore di superamenti della soglia olfattiva di idrogeno solforato, H2S, (7 µg/m³ come concentrazione media oraria) si è rilevata nella stazione SR-Belvedere (n.11).
Il 26 ottobre 2022 è stata pubblicata dalla Commissione Europea una proposta di nuova direttiva sulla qualità dell’aria dal titolo: “Proposal for a directive of the European Parliament and of the Council on ambient air quality and cleaner air for Europe”, che prevede nuovi limiti di riferimento che ridurrebbero della metà i limiti relativamente alle medie annuali di NO2, PM10 e del sessanta per cento per il PM2,5. I limiti giornalieri, attualmente presenti solamente per il PM10 (ridotto del 10% per quanto riguarda la media giornaliera e quasi dimezzato per il numero massimo di superamenti in un anno) vengono proposti anche per PM2,5 e NO2.
Le attività di monitoraggio hanno come obiettivo quello di stabilire lo stato di qualità dell’aria in modo da individuare, sulla base dell’Inventario delle Emissioni le misure più idonee al miglioramento e/o al mantenimento della qualità dell’aria. Solo l’attuazione di misure strutturali potrà permettere la diminuzione delle concentrazione degli inquinanti monitorati.