Il primo dei tre accordi, quello con l’Ateneo senese, è stato firmato agli inizi di dicembre 2021, poi è stata la volta di Pisa ed infine qualche giorno fa è stato siglato l’accordo con l’Università degli Studi di Firenze.
La firma di questi accordi testimonia l’avvio di una nuova politica di potenziamento del ruolo tecnico-scientifico dell’Agenzia, come sottolineato dallo stesso Direttore generale di ARPAT, Pietro Rubellini: “Fare rete con gli Istituti di ricerca e creare le condizioni future per la ricerca applicata nell’ambito delle attività istituzionali sono le condizioni per accrescere l’autorevolezza scientifica dell’Agenzia».
Dall’intesa potranno derivare convenzioni attuative al fine di avviare collaborazioni nell’attività di ricerca in grado di apportare miglioramenti ai processi di tutela ambientale.
La stipula vede i soggetti firmatari impegnati ad integrare le rispettive e peculiari competenze, in un’ottica di cooperazione al fine d’individuare ed attuare iniziative congiunte nel campo della protezione ambientale con riferimento ai settori della ricerca, della formazione e della elaborazione e diffusione della conoscenza.
Il Rettore dell’Università degli Studi di Siena, Francesco Frati, ha dichiarato: “Con questo accordo continua e si rafforza l’impegno dell’Ateneoin progetti di ricerca aventi come obiettivo la salvaguardia dell’ambiente terrestre, marino e urbano. A tal fine la collaborazione formalizzata con un partner di eccellenza come ARPAT rappresenta un importante passo avanti”.
Il professore Marco Raugi dell’Università di Pisa, in occasione della firma, ha affermato che “L’accordo quadro con ARPAT conferma l’impegno dell’Ateneo pisano in una delle funzioni fondamentali dell’Università: la terza missione, ovvero l’attività di trasferimento di conoscenze verso la società e il territorio. In particolare, le iniziative che potranno essere avviate con ARPAT si inquadrano nel contesto della difesa dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile che deve essere perseguito con azioni concrete e attraverso una sempre più continua attività di comunicazione”.
Il professor Luca Pandolfi, sempre dell’Ateneo pisano, gli ha fatto seguito, sottolineando come: “Questo accordo rappresenta una grande occasione per l’Ateneo pisano che avrà l’occasione di affrontare insieme a un ente territoriale importante come ARPAT la sfida del monitoraggio e della gestione dell’ambiente in un quadro difficile come quello attuale, caratterizzato da importanti cambiamenti climatici. Grazie ad esso potranno essere sviluppate iniziative congiunte su tematiche rilevanti quali l’innovazione, lo sviluppo tecnologico e la divulgazione scientifica nel campo delle tematiche ambientali, con ricadute significative anche nella ricerca e nella didattica”.
Infine, al momento della stipula dell’accordo con l’Università di Firenze, la Rettrice Alessandra Petrucci ha posto l’attenzione sul fatto che “La salvaguardia dell’ambiente è un tema che vede da tempo una sempre maggiore sensibilità all’interno del nostro Ateneo. Questa attenzione si accompagna alla crescente consapevolezza che la sfida per la sostenibilità ambientale può essere condotta solo in un quadro di alleanze per lo sviluppo di interessi strategici, l’accordo sottoscritto con l’Agenzia regionale per la protezione ambientale va quindi nella direzione di rafforzare l’impegno comune in questo settore favorendo la formazione, la diffusione della conoscenza, potenziando il rapporto con le imprese attraverso progetti e attività di ricerca. Le finalità di questa intesa sono pienamente coerenti con le missioni istituzionali dell’Università rappresentate dalla didattica, dalla ricerca, dal trasferimento tecnologico e dall’insieme delle attività con valore educativo, culturale e di sviluppo della società”.