Nel 2021, oltre alla realizzazione del nuovo impianto di climatizzazione del Dipartimento di Massa Carrara, sono stati ultimati i lavori della nuova sede della Direzione di via del Ponte alle Mosse 211, a Firenze. La ristrutturazione dell’edificio si è orientata verso i criteri del risparmio energetico con il fine ultimo della tutela ambientale, in totale coerenza con gli obiettivi dell’Agenzia.
A questo scopo, le misure adottate durante l’esecuzione dell’intervento hanno riguardato, in particolare, l’efficienza energetica dell’involucro edilizio, l’adozione di materiali isolanti ecologici, lo sfruttamento delle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica e acqua calda sanitaria. Infatti sono stati installati in copertura 20 kW di pannelli fotovoltaici e 4 pannelli solari termici per l’ ACS (acqua calda sanitaria) e si è privilegiato utilizzo della tecnologia LED per i corpi illuminanti.
La gestione impiantistica e il monitoraggio dei consumi sono “smart”: grazie al ricorso alla domotica è possibile monitorare in tempo reale il corretto funzionamento degli impianti di climatizzazione e di illuminazione, in modo da poterne più facilmente gestire la loro manutenzione.
Sul piano della mobilità sostenibile, l’Agenzia, mediante l’adesione alla Convezione della centrale acquisti CONSIP, si è dotata di 11 auto elettriche, destinate alle varie sedi di ARPAT, che potranno essere ricaricate grazie alla recente installazione di colonnine/wall-box per la ricarica delle medesime.
L’adesione alla convenzione CONSIP s’inserisce nell’ambito delle “linee guida in materia di Gren Public Procurement – GPP” elaborate dal Sistema Nazionale di protezione Ambientale (SNPA) che intendono fornire un modello operativo di organizzazione interna degli enti finalizzata all’introduzione degli aspetti ambientali nei processi di acquisto.
“Abbiamo lavorato molto e con entusiasmo per raggiungere questi primi traguardi, pienamente convinti della loro utilità e anche della necessità di agire, al nostro interno”, – ha commentato Pietro Rubellini, Direttore generale ARPAT – “coerentemente con quello che è il nostro mandato istituzionale, orientato alla protezione dell’ambiente e alla sostenibilità”.
Il noleggio delle undici vetture elettriche è in linea con le prescrizioni dirette alle pubbliche amministrazioni sia di fonte comunitaria (Direttiva CE/2019/1161 sui “veicoli puliti”, recepita con D.Lgs. 187/202), sia con quelle nazionali, autonome, previste dalla legge del Bilancio di previsione dello Stato dell’anno 2020 (L. 160/2019).
Le 11 vetture elettriche oggetto della convenzione, sono modello FIAT 500 nell’allestimento Icon fornite dalla Soc. Leasys S.p.a e saranno distribuire presso i 9 Dipartimenti provinciali con aggiunta di Empoli e Piombino.
Presso le sedi ARPAT sono in fase di ultimazione i lavori per l’installazione delle wallbox, le colonnine necessarie per l’erogazione delle ricariche.
Le vetture sono dotate di un cavo per la ricarica da connettere ad una wallbox/colonnina mediante la presa europea Ccs Combo 2 che permette la ricarica in corrente continua a 85 kW consentendo di raggiungere l’80% della carica della batteria in poco più di mezz’ora. L’elemento chiave della vettura è rappresentato dagli accumulatori (pacco batterie) perché prestazioni ed autonomia dipendono da lei più che dal motore. Per la FIAT 500 elettrica, gli accumulatori agli ioni di litio sono forniti dalla Soc. Samsung. Questi sono composti da 192 celle prismatiche che hanno un contenuto di energia nominale di 42 kWh, sufficiente ad assicurare nel ciclo Wltp (Worldwide Harmonized Light Vehicles), 337 km di autonomia.
Le batterie prismatiche (a poliedro) anziché cilindriche, permettono di annullare i vuoti tra l’una e l’altra, ottimizzando l’ingombro. Il tutto è collocato in un robusto contenitore avvitato sotto il pianale della vettura e pesa complessivamente 295 kg.
Il pacco batterie è collocato sotto il pianale, a poca distanza dal suolo e vicino al centro della vettura in modo che la sua massa rilevante consenta di abbassare il centro di gravità della vettura, a beneficio del comportamento stradale. Il telaio che racchiude l’accumulatore aiuta inoltre ad irrobustire la scocca.
Gli accumulatori agli ioni di litio utilizzano per l’anodo la grafite (minerale di carbonio) e per il catodo, appunto, gli ioni di litio, sciolto in un solvente. Queste batterie hanno temperature di esercizio ideali, oltre le quali perdono efficienza e pertanto devono essere raffreddate con un impianto dedicato. In questo caso lo spazio tra le batterie prismatiche viene sfruttato per far passare i circuiti di raffreddamento ricorrendo a piastre refrigeranti poste alla base ed alla sommità del pacco degli accumulatori.
Il motore della della FIAT 500 Icon elettrica è un sincrono trifase a magneti permanenti, ed è solidale all’elettronica di potenza. Quest’ultima non è collegata tramite i soliti cavi esterni arancioni, ma mediante barre metalliche racchiuse all’interno del contenitore, in modo da garantire maggiore sicurezza ed affidabilità. Il tutto è poi montato su un telaio a sua volta montato alla scocca.
In questo tipo di propulsore elettrico montato sulla FIAT 500 Icon, il campo magnetico rotante è creato dai nuclei di ferro magnetico circondati da avvolgimenti di rame, percorsi dalla corrente elettrica che alimenta il motore.
Mancano, come su ogni auto elettrica, frizione e cambio, non necessari: la trasmissione è limitata ad un riduttore a ingranaggi, che abbassa la velocità di rotazione del motore a quella delle ruote e al differenziale, permettendo alle ruote del medesimo asse di girare in curva a velocità differenti.
Il caricabatteria di bordo gestisce potenze fino a 11 kW in corrente alternata trifase (con intensità di 16 Ampere) o monofase a 48 A, secondo la rete di distribuzione.
Occorre forse ricordare che nelle auto elettriche e dunque anche sulla FIAT 500 Icon, resta ancora necessaria la presenza della batteria tradizionale a piombo. Questa serve ad alimentare la rete a 12 Volt che assicura il funzionamento di servizi come l’illuminazione esterna ed interna, l’apertura delle portiere e l’attivazione delle centraline che governano l’accumulatore di trazione ed il sistema di propulsione.
Uno dei maggiori vantaggi delle auto elettriche è la loro sostanziale semplicità. Infatti il motore elettrico consente, per le sue caratteristiche intrinseche, di fare a meno del cambio e della frizione. Inoltre i motore stesso è composto da un minor numero di parti e risulta molto meno complesso, nella sua struttura, rispetto a quello termico. Quanto appena detto si traduce in minori costi di produzione, nell’assistenza per la manutenzione e per la gestione dei mezzi.