In data 19 marzo 2025, personale di Arpa Toscana ha effettuato un sopralluogo nel Comune di Palazzuolo sul Senio con l’obiettivo di valutare i possibili impatti ambientali e i provvedimenti necessari per la gestione della dispersione dei rifiuti nel rio Rovigo, affluente del fiume Santerno, causata dalla frana di un’area dove, negli anni ’70, erano stati interrati rifiuti d’origine urbana (a lato della SP477).
Il sopralluogo ha confermato che i rifiuti visibili in superficie sono prevalentemente resti di sacchetti di plastica, frammisti a terra e rifiuti organici biodegradati e mineralizzati, con la presenza sporadica di lattine, oggetti domestici metallici, articoli di abbigliamento e frammenti di vetro.
Da quanto emerso nel sopralluogo, l’Agenzia per la protezione ambientale della Toscana ritiene che, considerata la tipologia dei rifiuti e il lungo periodo di esposizione alla degradazione ed alla mineralizzazione, non risulti, al momento, verosimile un pericolo di rilascio nell’ambiente di sostanze in grado di produrre contaminazioni significative delle matrici ambientali. Di conseguenza, per ora, non si ravvisa la necessità di interventi di decontaminazione o di messa in sicurezza urgente delle aree raggiunte dai rifiuti dispersi.
ARPA Toscana ha, comunque, individuato le seguenti priorità:
- prevenire l’ulteriore scivolamento nel fiume di rifiuti, sia quelli già dispersi sul versante sia quelli ancora ammassati nella porzione non franata
- intercettare e trattenere eventuali rifiuti trasportati dalla corrente per facilitarne la raccolta.
I molti frammenti di sacchi di plastica, dispersi lungo le sponde del fiume ed impigliati nella vegetazione riparia, costituiscono, principalmente, un problema di rilevanza paesaggistica e di preservazione degli habitat. Si rende, quindi, necessario raccogliere quanto disperso in stretta collaborazione con il gestore dei rifiuti urbani che opera nel territorio di Palazzuolo sul Senio e di Firenzuola, con attenzione ad utilizzare modalità di raccolta rispettose degli ecosistemi da tutelare.
I rilievi di Arpae Emilia-Romagna
Venerdì 28 marzo Arpae Emilia-Romagna ha effettuato un sopralluogo lungo il corso del fiume Santerno , nei punti accessibili del tratto che va dal confine emiliano, presso le cascate di Moraduccio nel comune di Castel del Rio (BO), fino alla diga del Gatto Nero nel comune di Borgo Tossignano (complessivamente sono stati esaminati 7 punti).
Lungo tutta l’asta visionata, per una lunghezza di circa 20 km, le acque e le rive del Santerno sono risultate prive di rifiuti solidi di alcun tipo, ad eccezione di 7 piccoli pezzi di recipienti in plastica posti sulla riva, alcuni dei quali probabilmente riconducibili alla dispersione di rifiuti avvenuta nel Rovigo.
Le acque del fiume defluivano con una discreta portata e non presentavano anomalie visive.
In prossimità della località Valsalva in comune di Castel del Rio è stato effettuato un campione di acqua superficiale per la verifica della qualità delle acque del fiume.
Un intervento tempestivo e ben documentato da parte di ARPA Toscana! È positivo che, nonostante la dispersione di rifiuti causata dalla frana, non ci siano segnali immediati di contaminazioni gravi, ma è fondamentale proseguire con la raccolta dei rifiuti per preservare l’ambiente e gli ecosistemi locali. Un ottimo esempio di come affrontare situazioni complesse con attenzione alla sostenibilità.