L’esigenza di un confronto tra le diverse agenzie per la protezione dell’ambiente sul tema della caratterizzazione chimica del particolato atmosferico, volto anche ad allargare e ad aggiornare le conoscenze degli operatori su queste tematiche, ha spinto Arpat ad organizzare, nell’ambito del proprio Piano formazione 2018, due giornate di studio con l’obiettivo di condividere e confrontarsi sulle metodologie adottate per la caratterizzazione del particolato.
Il corso, organizzato in collaborazione con Arpa Friuli Venezia Giulia e con il patrocinio di AssoArpa, è stato aperto alla partecipazione del Snpa e di Ispra. Oltre alle Agenzie organizzatrici hanno partecipato, anche in qualità di docenti, colleghi provenienti da Arpa Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Puglia, Veneto e Appa Trento, dall’Università di Firenze e del Salento e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Firenze.
Oltre alla condivisione di una sintesi delle rispettive esperienze nella caratterizzazione chimica del particolato e nell’analisi delle sorgenti, la prima giornata si è focalizzata sul source apportionment (il contributo delle varie sorgenti sulle concentrazioni delle polveri sottil), tramite l’inquadramento teorico delle tecniche Chemical Mass Balance, dell’analisi multivariata e della Positive Matrix Factorization.
Applicazioni delle varie tecniche da parte delle diverse Agenzie sono state mostrate attraverso casi studio in cui si evidenziavano sia le modalità di caratterizzazione del particolato, sia i vantaggi e svantaggi dei vari metodi.
Nella seconda giornata è stato organizzato un focus sulle modalità di indagine da parte di alcune Agenzie del contributo della combustione di biomasse al Particolato.
Infine sono state presentate metodiche non ufficiali (cioè non riportate nel D.Lgs. 155/10 e smi) di caratterizzazione del Particolato sia della frazione organica che inorganica e metodi cosiddetti low cost di monitoraggio delle varie frazione del PM.
Il corso è stato molto apprezzato dai partecipanti di tutte le Agenzie presenti e ha fornito molti spunti sia di approfondimento sia di facilitazione di meccanismi di futuro scambio e collaborazione tra agenzie su questi specifici argomenti.
Oltre alla condivisione di una sintesi delle rispettive esperienze nella caratterizzazione chimica del particolato e nell’analisi delle sorgenti, la prima giornata si è focalizzata sul source apportionment (il contributo delle varie sorgenti sulle concentrazioni delle polveri sottil), tramite l’inquadramento teorico delle tecniche Chemical Mass Balance, dell’analisi multivariata e della Positive Matrix Factorization.
Applicazioni delle varie tecniche da parte delle diverse Agenzie sono state mostrate attraverso casi studio in cui si evidenziavano sia le modalità di caratterizzazione del particolato, sia i vantaggi e svantaggi dei vari metodi.
Nella seconda giornata è stato organizzato un focus sulle modalità di indagine da parte di alcune Agenzie del contributo della combustione di biomasse al Particolato.
Infine sono state presentate metodiche non ufficiali (cioè non riportate nel D.Lgs. 155/10 e smi) di caratterizzazione del Particolato sia della frazione organica che inorganica e metodi cosiddetti low cost di monitoraggio delle varie frazione del PM.
Il corso è stato molto apprezzato dai partecipanti di tutte le Agenzie presenti e ha fornito molti spunti sia di approfondimento sia di facilitazione di meccanismi di futuro scambio e collaborazione tra agenzie su questi specifici argomenti.