Nel corso degli anni, in fase di rilascio delle autorizzazioni all’esercizio degli impianti, la Regione Toscana ha prescritto alla Società ENEL GREEN POWER l’installazione di centraline fisse destinate al monitoraggio dell’H2S, che ad oggi costituiscono una rete di 18 stazioni di monitoraggio localizzate sul territorio toscano dove vi è attività di utilizzo della risorsa geotermica.
Tali dati, che sono mensilmente trasmessi a Regione Toscana e ad ARPAT, sono verificati e integrati dalle indagini condotte autonomamente dalla stessa ARPAT, utilizzando una centralina fissa per il controllo della qualità dell’aria di Montecerboli e soprattutto attraverso i due mezzi mobili GEO1 e GEO2.
Scopo del presente report è quello di raccogliere, analizzare e verificare la congruità dei dati ENEL GP, anche alla luce dei monitoraggi ARPAT.
In relazione alla funzionalità delle stazioni di monitoraggio della concentrazione di H2S in aria gestite da ENEL GP, sulla base delle verifiche a campione effettuate attraverso i mezzi mobili GEO1 e GEO2 e dei dati rilevati presso la postazione fissa ubicata a Montecerboli, si ritiene che le concentrazioni in aria di idrogeno solforato rilevate da ENEL GREEN POWER nel corso del 2017, possano ritenersi rappresentative della qualità dell’aria nelle aree geotermiche toscane e che non si sono registrati superamenti dei valori di riferimento per la tutela sanitaria indicati dal World Health Organization per le medie mobili calcolate su 24 ore (150 μg/m3), su intervalli temporali da 2 a 14 giorni (100 μg/m3), e su intervalli temporali di 15-90 giorni (20 μg/m3).
Nel 2017 ENEL ha avviato l’aggiornamento dei sistemi hardware e software per il telecontrollo delle postazioni di monitoraggio, con la finalità di garantire una migliore gestione dei dati, oltre che una più efficace possibilità di controllo in remoto da parte di ARPAT.
- Arpa Toscana
- Anno di pubblicazione: 2018
- Periodicità: annuale
- Temi: emissioni, energia