L’acqua è utilizzata in moltissime attività umane, di tipo produttivo, igienico-sanitario e domestico, che ne pregiudicano la qualità. Dopo il suo utilizzo, quindi, l’acqua non viene reimmessa direttamente nell’ambiente ma deve essere trattata e depurata in appositi impianti che eliminano o riducono i contaminanti.
Per fornire un quadro sintetico e facilmente comprensibile del tema e dell’attività che l’Agenzia svolge in questo campo, ARPAT ha predisposto un’apposita scheda informativa, che fornisce informazioni – chiare e comprensibili – su come funziona il trattamento delle acque reflue urbane, cioè l’insieme di acque reflue domestiche, industriali, pluviali, convogliate in reti fognarie, e in particolare il complesso funzionamento degli impianti di depurazione con potenzialità maggiore o uguale a 2.000 abitanti equivalenti.
In Toscana sono presenti 192 impianti di questo tipo, la cui gestione è stata affidata a 15 soggetti diversi. Su questi impianti ARPAT svolge annualmente i propri controlli, gli esiti dei quali sono resi disponibili nel report annuale, sull’Annuario dei dati ambientali e nella sezione dati e mappe del sito Web.
Una sezione della scheda è dedicata proprio alle attività svolte da ARPAT in questo campo, dal supporto tecnico agli enti in fase autorizzativa, al controllo agli scarichi degli impianti.
Particolare attenzione è anche dedicata all’importante ruolo dei Gestori dei depuratori che devono garantire il buon funzionamento degli impianti verificando costantemente ciò che entra ed esce nelle varie fasi di trattamento.
La scheda appena pubblicata è stata interamente predisposta e realizzata dall’Agenzia in periodo di lockdown, tra marzo e maggio 2020, grazie all’impegno dei lavoratori in regime di telelavoro straordinario.
Questa scheda informativa è la 24a della serie di queste pubblicazioni che si rivolgono al grande pubblico e rispondono ad un intento divulgativo “a largo raggio” su temi di attualità su cui si concentra l’attenzione della cittadinanza. Scritte in modo semplice e ricche di immagini si caratterizzano per la facilità di lettura – che le rende adatte ad un pubblico di non esperti – e per la presenza di indicazioni pratiche e suggerimenti.
- L’ozono, un inquinante tipicamente estivo
- Gli impianti geotermoelettrici
- Bonifiche
- La biodiversità
- La balneazione
- Monitoraggio della qualità delle acque dolci superficiali
- Stabilimenti a rischio di incidente rilevante
- AIA – Autorizzazione Integrata Ambientale
- Microinquinanti organici
- Polveri atmosferiche
- Inquinamento acustico
- Campi elettromagnetici a bassa frequenza: elettrodotti e cabine elettriche
- Il monitoraggio marino-costiero: il Poseidon
- I grandi vertebrati marini
- Impianti di telecomunicazione in città
- Le processionarie del pino e della quercia. Indicazioni operative e precauzioni da adottare
- Acque potabili
- Qualità dell’aria: pollini e licheni
- Radon
- VIA – Valutazione di impatto ambientale
- Amianto
- Le acque minerali naturali
- Polveri atmosferiche