Per prepararsi alla gestione dei nidi della tartaruga marina Caretta caretta, che sta, negli ultimi anni, deponendo le uova in zone sempre più a nord nel Mediterraneo, gli operatori del Gruppo Ligure Intervento Tartarughe – GLIT hanno partecipato alle operazioni di apertura di alcuni nidi in Toscana, coadiuvando il personale di ARPA Toscana nelle operazioni di scavo, raccolta del materiale, conta dei gusci e delle uova non schiuse.
Per l’alta Toscana e l’Arcipelago, ARPA Toscana e il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa sono i responsabili scientifici autorizzati a svolgere le operazioni di scavo e prelievo di materiale, in collaborazione con un ampio gruppo di lavoro nell’ambito della Rete Osservatorio Toscano Biodiversità.
In Toscana, la tartaruga Caretta caretta ha iniziato a nidificare nel 2013 ma solo nel 2022 si sono registrate nidificazioni nella parte più settentrionale della regione, con 3 nidi a Massa sui 5 totali.
In Liguria, la prima nidificazione è avvenuta nel settembre 2021 al Castelletto di Capo San Donato nel Comune di Finale Ligure (SV) dove alcuni neonati sono stati trovati sulla spiaggia. A seguito di questo evento, è nato, sul modello dell’esperienza toscana, il Gruppo Ligure di Intervento Tartarughe – GLIT, formato da Acquario di Genova, ARPAL, Università di Genova e IZS_PVL (Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta), ufficialmente presentato al Congresso della Società Italiana di Biologia Marina nel giugno 2023.
La collaborazione tra le agenzie è proseguita nel tempo, realizzando un intervento congiunto, nel luglio 2022, sulla spiaggia di Levanto, insieme agli altri soggetti della rete ligure e toscana, e nel 2023, a Montignoso (MS), dando vita ad una giornata di formazione per rafforzare l’esperienza sviluppata negli ultimi anni e definire le buone pratiche nella gestione degli eventi di nidificazione,.
Visualizza la galleria fotografica dell’apertura del nido a Montignoso (MS) e guarda il video.