Ispezioni Seveso ed emergenza Covid-19 in Toscana

La grave emergenza epidemiologica in atto da marzo 2020 ha spinto il Settore Rischio Industriale di ARPAT ad adottare, di concerto con la Regione Toscana, una diversa modalità operativa di svolgimento delle ispezioni negli stabilimenti a rischio di incidente rilevante di soglia inferiore.

L’attività ispettiva ordinaria in questi stabilimenti, come richiesto dal D.Lgs 105/2015 che recepisce in Italia la Direttiva Seveso III, prevede una verifica sia documentale che tecnica (mediante sopralluogo in azienda) sugli elementi del Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) attuato dal Gestore. Tali ispezioni sono condotte, su mandato della Regione Toscana, da Gruppi ispettivi composti da funzionari di ARPAT (con ruolo di coordinamento), dei Vigili del Fuoco e di INAIL e riguardano complessivamente 28 stabilimenti sul territorio regionale toscano.

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Il progetto messo in atto dal Settore Rischio Industriale per dare attuazione al Programma regionale delle ispezioni 2020 ha consentito di avviare le ispezioni a partire dal mese di maggio per quanto attiene la parte documentale, svolta in remoto, e concluderle poi nel mese di luglio 2020 con sopralluoghi in azienda, mirati alla verifica dei sistemi tecnici, alle simulazioni di emergenza e alle interviste al personale degli stabilimenti ispezionati.

L’esperienza delle prime ispezioni concluse con la nuova modalità a due fasi ed i feedback positivi ricevuti al riguardo dai Gestori degli stabilimenti ispezionati consentono di affermare che il progetto iniziato possa essere ragionevolmente e proficuamente proseguito nel corso delle prossime ispezioni previste per il 2020. L’esperienza condotta è stata fortemente innovativa anche sull’intero panorama nazionale ed ha consentito di dar corso al Programma annuale delle ispezioni nonostante la grave emergenza epidemiologica ancora oggi in atto.

Di seguito si riportano in sintesi gli elementi di riscontro che sono stati oggetto di approfondimento da parte dei Gruppi ispettivi nelle due fasi.

Fase preparatoria dell’ispezione – attività in remoto

ARPAT, vista la necessaria limitazione delle riunioni in presenza imposta dall’emergenza sanitaria, ha inviato ai Gestori una nota in cui evidenziava la necessità di prevedere una fase preliminare di acquisizione di documentazione da parte del Gruppo ispettivo incaricato dell’ispezione, al fine di rendere successivamente meno onerosa la conduzione dei sopralluoghi presso lo stabilimento.

L’azienda, quindi, ha fornito i due documenti ordinariamente previsti nelle ispezioni, cioè i modelli di:

  1. “Autocertificazione”, che consente di tracciare le modifiche e gli aggiornamenti del SGS introdotti dall’azienda a far data dall’ultima ispezione (periodo massimo 3 anni)
  2. “Tabella Eventi Incidentali – misure adottate”, che contiene le informazioni concernenti gli scenari incidentali ipotizzati e le rispettive misure preventive e protettive attuate dal Gestore.

Oltre a questi documenti di base, alle aziende è stato chiesto ogni altro documento utile a comprovare l’attuazione del SGS da parte dei Gestori ed in particolare:

  • Ultima edizione del Documento di Politica e relativo Piano di attuazione e miglioramento;
  • Sintesi delle modifiche (tecniche, impiantistiche, gestionali o organizzative) eventualmente introdotte in azienda a far data dall’ultima ispezione;
  • Rapporto dell’ultimo audit interno effettuato;
  • Eventuali schede compilate di analisi dell’esperienza operativa relativamente a guasti e/o anomalie riscontrati;
  • Verbali delle ultime 2 esercitazioni antincendio/simulazione scenari Piano di Emergenza Interno effettuate in stabilimento;
  • Elaborati o fogli calcolo relativi alla Valutazione dei rischi da invecchiamento delle apparecchiature (sistemi di contenimento primari statici), come da Linee Guida INAIL;
  • Eventuali azioni di adeguamento degli impianti messe in atto (a far data dall’ultima ispezione) per la prevenzione dei rischi NaTech (rischio sismico, rischio alluvionale, …);
  • Piano di manutenzione e controllo sistemi critici (o estratto significativo del registro controlli).

Attività ispettive mediante sopralluogo

Per quanto attiene lo svolgimento dei sopralluoghi in stabilimento, ARPAT ha richiesto preliminarmente alle aziende:

  • di confermare la possibilità di effettuare tali attività in presenza garantendo il rispetto dei vigenti protocolli anti-contagio,
  • di fornire le eventuali indicazioni ai Gruppi ispettivi per l’accesso e la permanenza in sicurezza negli ambienti individuati per lo svolgimento dell’ispezione.

In fase di sopralluogo i Gruppi ispettivi, seppur in modalità per quanto possibile non invasiva, hanno pianificato ed effettuato prove a campione sui sistemi tecnici di stabilimento (es. simulazione attivazione sequenza del Piano di Emergenza Interno), dando corso quindi a quanto previsto dall’iter ispettivo ordinario.

Testo di Andrea Papi 

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