Arpa Toscana ha pubblicato la “Relazione annuale sullo stato della qualità dell’aria nella regione Toscana – Anno 2018”, che contiene i dati del monitoraggio della rete regionale relativi all’anno passato per tutti gli inquinanti rilevati, alcuni approfondimenti specifici ed una valutazione dei trend nel decennio 2007-2018.
I dati del 2018
Il panorama dello stato della qualità dell’aria ambiente della regione toscana emerso dall’analisi dei dati forniti dalle rete regionale di monitoraggio di qualità dell’aria, dei dati forniti dalle stazioni locali e dall’analisi delle serie storiche indica una situazione nel complesso positiva nel 2018.
Le uniche criticità riguardano, analogamente al passato, tre inquinanti: PM10, NO2 ed Ozono. Per quanto riguarda PM10 ed NO2 la situazione toscana ha confermato nel 2018 il trend positivo gia cominciato gli ultimi anni.
PM10: il limite di 40 μg/m3 come media annuale è rispettato in tutte le stazioni, mentre i valori guida (VG) dell’OMS – più restrittivi rispetto ai limiti del D.Lgs. 155/2010 attualmente vigente in Italia – che indicano come media annuale di 20 μg/m3 non sono state rispettate nel 2018 nel 56% delle stazioni di rete regionale.
E’ possibile rappresentare su mappa la distribuzione delle concentrazioni medie di fondo di PM10 per tutta la Toscana.
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Il limite massimo pari a 35 giorni di superamento del valore medio giornaliero di 50 μg/m3 non è stato rispettato soltanto in una stazione di fondo della Zona del Valdarno Pisano e Piana Lucchese. Il VG OMS (massimo 3 superamenti annui) per quanto riguarda i superamenti del limite giornaliero non è stato rispettato da 19 stazioni su 34, pari anche in questo caso al 56% del totale.
PM2,5: il limite normativo di 25 μg/m3 come media annuale
non è stato superato in nessuna delle stazioni della Rete Regionale.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità indica una media annuale di 10
μg/m3 , molto più restrittiva rispetto al limite del D.Lgs. 155/2010, la criticità nel 2018 è stata per 13 stazioni su 15.
NO2: il valore limite di 40 μg/m3 (lo stesso indicato dall’OMS) come media annuale
non è stato rispettato soltanto in una delle due stazioni di traffico
dell’Agglomerato di Firenze mentre il limite massimo di 18 superamenti
della media oraria di 200 μg/m3 è stato rispettato in tutte
le stazioni, così come quello molto più restrittivo, indicato dall’OMS,
che consiste in 0 superamenti.
Sono state fatte le elaborazioni relative al “giorno tipo”
per due stazioni di monitoraggio di biossido di azoto del comune di
Firenze: FI-Gramsci rappresentativa del traffico urbano e FI-Bassi
rappresentativa del fondo urbano. Il giorno tipo rappresenta il giorno
medio standard di un determinato sito, essendo costruito sulle medie
orarie di ciascuna ora del giorno, prendendo tutti i giorni dell’anno.
Esso mostra l’andamento degli inquinanti durante l’arco della giornata
dalle ore 1 alle ore 24, da cui si evidenziano – per la stazione di
traffico – un picco la mattina ed uno, di minore entità nel tardo
pomeriggio.
Ozono: è stata confermata la criticità di questo parametro nei confronti di entrambi i valori obiettivo previsti
dalla normativa che sono stati superati nel 70-80% delle stazioni. Per
l’ozono il valore guida dell’OMS è una media mobile di 8 ore che non
deve mai superare 100 μg/m3, nettamente inferiore al valore obiettivo della vigente normativa che indica una media mobile di 120 μg/m3 da non superare più di 25 volte. Nel 2018 il valore guida dell’OMS è stato ampiamente superato nel 100% delle stazioni.
CO, SO2: Il monitoraggio relativo al 2018 ha confermato l’assenza di criticità alcuna ed il pieno rispetto dei valori limite di legge e anche dei valori guida OMS.
Benzene: Il monitoraggio
relativo al 2018 ha confermato l’assenza di criticità e il rispetto dei
valori limite, mentre in una stazione su sette è stato superato il
valore guida OMS pari ad una media annuale di 1,7 μg/m3
Sono state fatte le elaborazioni relative al “giorno tipo” per le stazioni di monitoraggio del benzene e sono di seguito riportate le elaborazioni per la stazione di FI-Gramsci ritenuta la più significativa delle stazioni di tipo traffico urbano e per la stazione di FI-Bassi, rappresentativa del fondo urbano. Alle ore 9 si ha la massima concentrazione oraria giornaliera sia di benzene che di toluene che sono rispettivamente pari a 3,5 e a 11,6 μg/m3, dopo le ore 15 si verifica nuovamente un fenomeno di accumulo sebbene meno marcato di quanto avviene nella mattina, con le concentrazioni che aumentano di ora in ora fino alle 20; alle ore 20 si ha il secondo picco della giornata con le concentrazioni orarie di benzene e di toluene che sono rispettivamente pari a 3,2 ed a 10,4 μg/m3.
H2S: I valori registrati presso le stazioni della rete regionale sono ampiamente inferiori al riferimento dell’OMS, per entrambi i siti di monitoraggio. Per quanto riguarda il disagio olfattivo invece esso è presente in modo rilevante soltanto presso il sito di Pomarance (PI-Montegerboli).
Benzo(a)pirene: il valore obiettivo di 1,0 ng/m3 come media annuale è stato rispettato in tutte le stazioni di Rete regionale. L’OMS indica un valore di riferimento come media annuale di benzoapirene di 0,12 ng/m3, che è stato superato nel 2018 in 6 stazioni su 7.
Metalli pesanti: il monitoraggio relativo al 2018 ha confermato l’assenza di criticità alcuna e il pieno rispetto dei valori limite per il piombo e dei valori obiettivo per arsenico, nichel e cadmio.
Le tendenze nel periodo 2007-2018
PM10: i valori medi annui
registrati in tutte le 34 stazioni di Rete regionale sono stati
contenuti in tutto l’ultimo quinquennio, mantenendosi abbondantemente
inferiori al limite di legge per tutte le tipologie di stazione.
L’ultimo superamento del limite di legge risale al 2009 nella stazione
di traffico di Firenze-Gramsci.
Per quanto riguarda gli sforamenti del limite massimo pari a 35 giorni di superamento del valore medio giornaliero di 50 μg/m3,
il numero di stazioni che non rispettano il limite ha manifestato la
tendenza a diminuire negli anni, diventando nell’ultimo triennio un
fenomeno che in Toscana ha interessato soltanto pochissime stazioni di
fondo.
PM2,5: Gli andamenti delle medie annuali di PM2,5 registrate dalle stazioni di Rete regionale nell’ultimo decennio mostrano un trend di valori medi molto inferiori al limite del D.lgs 155/2010 per quasi tutte le stazioni di tipo traffico e fondo.
NO2: il trend delle medie annuali di biossido di azoto degli ultimi anni tende alla diminuzione, il numero di stazioni che ha superato il valore limite per la media annuale è diminuito nel corso degli anni e nel 2018 è rimasta soltanto una criticità, per la stazione di traffico di Firenze-Gramsci.
Ozono:
i valori di concentrazione di ozono in Toscana si sono mantenuti
elevati e critici per tutto l’ultimo decennio. L’andamento degli
indicatori calcolati sui dati di ozono dell’ultimo decennio non mostra
un trend positivo o negativo ma indica un costante superamento del
valore obiettivo in gran parte della regione.
H2S: i trend mostrano che presso entrambe le stazioni i valori registrati si sono mantenuti su livelli nettamente inferiori a quelli indicati dall’OMS, per tutti gli anni in cui il monitoraggio è stato attivo.
L’altro riferimento per i valori di H2S è costituito dalla soglia olfattiva, pari a 7 μg/m3 come media semioraria. Tale soglia mette in relazione i valori di acido solfidrico ad un malessere di tipo odorigeno che viene avvertito dalla popolazione con valori superiori alla soglia. La popolazione della zona rappresentata dalla stazione di PI-Montecerboli negli ultimi anni è stata sottoposta ad un certo disagio olfattivo, in quanto la percentuale di tempo in cui si è verificato è stata significativa
Benzene: I dati medi annuali
di benzene registrati negli ultimi anni sono stati piuttosto costanti
in tutti i siti di monitoraggio confermando una situazione molto
positiva nei confronti del limite del D.lgs.155/2010. Il valore di
riferimento indicato dall’OMS per il benzene è pari ad una media annuale
di 1.7 μg/m3. Questo valore è stato rispettato in modo
costante da quando è iniziato il monitoraggio in tutte le stazioni di
fondo urbano della regione. Presso la stazione di traffico (FI-Gramsci)
invece, le medie annuali si sono costantemente mantenute superiori a
tale valore.