Mobilità sostenibile: l’esperienza di Arpa Toscana

Da marzo 2024, Arpat mette a disposizione del proprio personale agevolazioni per abbandonare l’auto privata a favore del trasporto pubblico e incentivi a favore della mobilità a piedi, in bicicletta e in monopattino nel percorso casa-lavoro.

Ad oggi, sono stati attivati 30 abbonamenti annuali a bus/Pegaso con Autolinee Toscane e 50 abbonamenti annuali a treno/Pegaso con Trenitalia. Inoltre, 154 dipendenti ricevono incentivi economici per gli spostamenti casa-lavoro effettuati a piedi, in bicicletta o in monopattino.

In occasione della giornata mondiale della bicicletta, l’Agenzia ha organizzato un incontro con la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (FIAB), presentando una stima dei benefici ambientali in termini di riduzione di CO2, ossidi di azoto e PM10 derivanti dalle scelte di mobilità sostenibile adottate dal personale di ARPAT.

Sebbene tutte le persone che aderiscono alle misure previste dal piano contribuiscano alla riduzione delle emissioni, sono state calcolate solo le emissioni risparmiate dai/dalle dipendenti sottratti all’auto privata grazie all’adozione in Agenzia del Piano degli spostamenti casa-lavoro. Si tratta di coloro che nel form on line, compilato a febbraio 2024, avevano indicato di utilizzare auto e motoveicoli non elettrici nel tragitto casa-lavoro (di seguito anche PSCL). Nel complesso, 67 persone che hanno adottato un vero e proprio cambiamento nel loro stile di mobilità, contro 113 che già si muovevano in modo sostenibile anche prima dell’adozione del piano.

Per la sede di Firenze, la stima evidenzia che, in sei mesi, questo orientamento verso nuove modalità di trasporto rispetto all’auto privata ha ridotto di oltre il 10% le emissioni di COgenerate dagli spostamenti casa-lavoro del personale. Questa riduzione (-10%) si riferisce alle emissioni risparmiate rispetto a quelle che erano state calcolate, per la sede di Firenze, nel 2022 nell’ambito di un più ampio lavoro di calcolo della Carbon Footprint di Agenzia.

La metodologia adottata per la valutazione dei benefici ambientali ottenuti in termini di riduzione di gas climalteranti (anidride carbonica, CO2) e di gas inquinanti in atmosfera (ossidi di azoto (NOx) e materiale particolato con dimensioni inferiori ai 10 micron (PM10)) tiene conto di quanto contenuto nell’Allegato 4 – “Metodologia di valutazione dei benefici ambientali”- alle linee guida per la redazione e l’implementazione dei piani di spostamento casa-lavoro (PSCL) – Decreto Interministeriale n. 179 del 12 maggio 2021, art. 3 comma 5.

In sostanza è possibile stimare le emissioni evitate, espresse in Kg/anno, per la diminuzione delle percorrenze chilometriche effettuate in autovettura privata sostituita dal trasporto alternativo.
Quello che si fa è moltiplicare i Km, che sarebbero altrimenti stati percorsi in auto, per dei fattori di emissione medi per ciascuno degli inquinanti considerati, espressi in Kg/Km. I fattori di emissione medi del trasporto stradale, utilizzati nel calcolo, sono reperibili nella banca dati ISPRA.

Per capire meglio come è stata applicata la metodologia appena descritta, prendiamo in considerazione il trasporto pubblico locale (TPL).

Nella prima finestra messa a disposizione da ARPAT per la richiesta di agevolazioni per la mobilità sostenibile per il TPL ci sono state 29 richieste di acquisto di abbonamenti annuali. Di questi, 10 dipendenti hanno dichiarato che nell’anno precedente facevano lo stesso tragitto con auto/moto veicoli non elettrici. Per questi 10 dipendenti si può quindi calcolare per i primi sei mesi un totale di 38660 Km, considerando i giorni effettivi di presenza a lavoro al netto di malattie, lavoro agile, ferie etc.

Quello che andremo a calcolare saranno quindi le emissioni evitate associate ai 38660 Km non più percorsi in auto (ridotti di circa un 17% considerando che l’auto da linee guida è occupata mediamente da 1,2 persone, quindi 32220 Km) di questi 10 dipendenti, moltiplicando tali percorrenze chilometriche per le emissioni di CO2 a Km per il trasporto stradale in Italia che nella banca dati ISPRA è CO2 2021 Kg/Km = 0,1619 Kg/Km. Partendo dall’esempio descritto si ottiene:
Emissioni di CO2 evitate (Kg) = 32220 Km * 0,1619 Kg/Km = 5216 Kg

Lo stesso tipo di calcolo e considerazioni si applicano alla quantificazione delle riduzioni di ossidi di azoto e PM10.

Concludiamo, ricordando che l’Agenzia, entro la fine di quest’anno, dovrà

  • predisporre un nuovo questionario sugli spostamenti casa-lavoro da somministrare al personale interno, come indicato dalle “Linee guida per la redazione e l’implementazione dei piani degli spostamenti casa-lavoro (PSCL)” del Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti
  • progettare il contenuto del PSCL 2025 tenendo conto dei risultati del questionario.

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