Il rapporto presenta le classificazioni dello stato chimico dei corpi idrici sotterranei significativi della Toscana per il triennio 2013-2015
Il programma di monitoraggio chimico dei corpi idrici sotterranei secondo la DGRT 100/2010 ha previsto nel triennio 2013-2015 l’esame di 66 corpi idrici – 35 dei quali a rischio e 31 non a rischio – per 394 stazioni di monitoraggio. Il solo monitoraggio di sorveglianza triennale ha riguardato 79 stazioni di corpi idrici non a rischio mentre per 10 stazioni di corpi idrici con rischio locale e 270 stazioni di corpi idrici a rischio è stato aggiunto un monitoraggio operativo di frequenza annuale.
La percentuale di realizzazione del programma, al netto di temporanee indisponibilità delle stazioni, è comunque stata del 95%.
Per la classificazione del triennio 2013-2015 sono state elaborate le medie del triennio per le 394 stazioni dei 66 corpi idrici.
La distribuzione percentuale degli stati chimici, al confronto con la situazione del triennio 2010-2012 mostra una diminuzione di corpi idrici in stato buono dal 27% al 23% ed in stato buono con fondo naturale, dal 25% al 23%.
E’ aumentata la percentuale di corpi idrici in stato buono scarso locale, dal 22% al 36% ma, in definitiva, si registra un positivo decremento della percentuale assoluta dello stato scarso che si riduce dal 26% al 18%.
Nell’ambito di un confronto temporale esteso, ottenuto dal ricalcolo omogeneo delle classificazioni per un periodo di 14 anni, 2002-2015 e raffrontato all’indicatore della precipitazione media cumulata annua sul territorio regionale, si riscontra un andamento nel complesso stazionario, con correlazione tra periodi con forti precipitazioni e incrementi dello stato scarso. La prevalenza, nella ricarica, del trasferimento di inquinanti dalla superficie rispetto alla diluizione denuncia, pertanto, ancora una evidente vulnerabilità.
- Arpa Toscana
- Anno di pubblicazione: 2018
- Periodicità: annuale
- Temi: acque sotterranee