Il controllo sui rifiuti negli anni ha assunto un ruolo sempre più rilevante per le attività di controllo delle agenzie ambientali, assumendo spesso un carattere determinante anche in indagini da parte dell’autorità giudiziaria che sempre più ricorrono alle strutture di Agenzia per il controllo sul ciclo rifiuti e lotta contro traffici illeciti.
Già in Toscana tra il 2014 e 2016 ARPAT ha portato avanti un progetto speciale, richiesto ed approvato dalla Giunta regionale, di potenziamento dei controlli ambientali connessi all’economia sommersa, l’elusione e l’evasione su tutto il territorio regionale, centrando l’attenzione sulla complessiva gestione dei rifiuti in alcuni settori di attività produttive e di servizio, attraverso indagini, ispezioni, controllo analitico, incrocio e valutazione dei dati e delle informazioni inerenti le fasi di raccolta, trasporto, recupero, riciclo e smaltimento dei rifiuti.
Allo stesso tempo, le normative europee circa le regole per la classificazione di pericolosità dei rifiuti sono in continua evoluzione, aumentando in complessità e numerosità: la loro applicazione necessita di conoscenze approfondite normative e tecniche, data anche la variabilità delle tipologie di rifiuti e dei parametri da ricercare.
È per questo motivo che anche ARPAT come altre agenzie, quali ad esempio ARPA Campania, ARPA Veneto, ARPA Lombardia, ha provveduto ad individuare un unico centro di riferimento per le analisi sui rifiuti, collocato presso il laboratorio di Area Vasta di Siena con bacino di utenza regionale, attivo dal 1 luglio 2019.
Un intervento che, peraltro, si colloca nel percorso sempre in atto di ottimizzazione dell’uso delle risorse del sistema dei laboratori dell’agenzia.
Il laboratorio, presso cui operano 12 tecnici (di cui 4 collaboratori tecnici professionali chimici laureati) e 2 dirigenti chimici, ha un parco macchine costituito da gascromatografia, gascromatografia-spettrometria di massa, cromatografia liquida ad alta prestazione, spettrometria di massa a plasma accoppiato induttivamente, cromatografia ionica. I parametri specialistici, quali diossine, furani e pcb, vengono determinati dal centro per le diossine di Livorno. Oltre alle analisi chimiche sui rifiuti, presso il laboratorio vengono eseguite analisi su campioni provenienti da siti in bonifica, da geotermia e acque di scarico dell’area vasta di competenza.
Nel sistema adottato dall’Agenzia per la classificazione di pericolosità dei rifiuti, il laboratorio costituisce inoltre un anello centrale tra la struttura che opera sul territorio ed è responsabile della fase istruttoria (piano di lavoro, conoscenza dei cicli produttivi, indagini sul contesto ecc) e l’equipe di Agenzia composta da esperti sulla normativa e consultazione banche dati. Il lavoro di squadra, dove il laboratorio costituisce il punto di incontro e di sintesi tra le conoscenze territoriali e le conoscenze normative, garantisce una completa valutazione degli elementi che possono portare alla classificazione di pericolosità di un rifiuto.
La costituzione del laboratorio specializzato, alla stregua di quanto fatto in altre regioni, rappresenta un passo importante verso l’ottimizzazione delle risorse nell’ottica di una maggiore efficienza e capacità di rispondere alle richieste ed alle esigenze degli stakeholders dell’Agenzia.