Si è svolto nei giorni scorsi, presso la sala Fittaioli del Comune di Foligno, l’incontro fra tecnici di Arpa Umbria, Comune di Foligno, rappresentanti delle società proprietarie degli impianti e membri della Consulta biodigestore di Casone.
I lavori sono stati aperti dal saluto dell’assessore all’ambiente del Comune di Foligno, Decio Barili, e introdotti dal direttore del Dipartimento Umbria Sud di Arpa, Francesco Longhi e dal dirigente di Arpa Umbria, Paolo Stranieri.
La riunione, che segue un percorso avviato da tempo, è servita per presentare i primi dati acquisiti dalla strumentazione di Arpa, in grado di “captare” sostanze che possono risultare moleste per l’olfatto umano.
Il progetto Foligno 4.0, partito ad agosto dello scorso anno con l’installazione del primo naso elettronico nei pressi dell’impianto di proprietà della VUS, in loc. Casone, e proseguito con l’installazione del secondo strumento in loc. Sterpete, è stato presentato dalla responsabile del Servizio Agenti Fisici di Arpa, Monica Angelucci.
Cinzia Vischioni della società Algebra e Sergio Cozzuto della società Arco Solution, in diretta streaming, hanno presentato le tecnologie usate dagli strumenti recettori e i primi dati forniti dai nasi.
Dopo queste illustrazioni si è svolto il dibattito che ha visto partecipare i membri della consulta e i rappresentanti delle società VUS e Asja Ambiente Italia.
L’incontro è inoltre servito a indicare da parte della consulta di alcune persone che, opportunamente formate, costituiranno un gruppo di recettori “umani” che dovranno segnalare, integrando il lavoro dei nasi elettronici, eventuali emissiono odorigene molestie.
- Da qui partirà la cosiddetta fase 2 del progetto, che dovrebbe concludersi entro il 2020.
La riunione di Foligno rientra in quel modello di citizen science e di coinvolgimento dei cittadini che Arpa Umbria sta negli ultimi tempi perseguendo in un’ottica di trasparenza e terzietà del proprio ruolo.