26/10/2020 – ARPA Valle d’Aosta ha partecipato al “IX Convegno nazionale sul particolato atmosferico PM 2020″, organizzato dalla Società Italiana Aerosol (IAS) in collaborazione con l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (ISAC) del Cnr e con l’Università del Salento, che si è tenuto a Lecce dal 14 al 16 ottobre 2020.
L’iniziativa ha permesso un interessante confronto tra le diverse comunità scientifiche sui temi legati al particolato atmosferico, che spaziano dalla composizione chimica alle dinamiche di trasporto in atmosfera, dalle strategie di intervento nelle situazioni emergenziali alla gestione delle varie problematiche in materia. Per questo, oltre che al mondo della ricerca scientifica nel campo della conoscenza ambientale, il convegno era rivolto a tutti quei soggetti che, in diversa misura, sono chiamati ad operare in questo contesto, le Agenzie ambientali in primis.
Claudia Tarricone di Arpa Valle d’Aosta ha partecipato al workshop portando un contributo orale dal titolo: “Evoluzione delle metodologie di valutazione del contributo di un impianto industriale sulle polveri in ambito urbano” in cui sono stati presentati i primi risultati dello studio sulla variabilità degli impatti delle emissioni, in particolare quelle diffuse, in funzione delle condizioni meteorologiche e del funzionamento dell’acciaieria Cogne Acciai Speciali, principale fonte emissiva dell’area di studio considerata (città di Aosta), condotto da un gruppo di lavoro trasversale all’interno dell’Agenzia.
Tra le sue varie funzioni, Arpa Valle d’Aosta da molti anni ha il compito di verificare e valutare l’efficacia delle azioni di miglioramento attuate dall’Azienda per minimizzare l’impatto dell’acciaieria sulla qualità dell’aria. A tal fine, negli studi realizzati precedentemente, ci si è basati sul confronto dei dati di monitoraggio (PM10, metalli nel PM10 e nelle deposizioni) di un dato periodo con i risultati delle misure negli stessi siti degli anni precedenti. Tuttavia, ci si è resi conto di come non sempre questo modo di procedere sia sufficiente a valutare l’efficacia delle azioni di contenimento delle emissioni, che possono dipendere da due variabili determinanti: le ore di funzionamento dell’acciaieria e le condizioni meteorologiche relative al periodo considerato.
valutazione_degli_impatti_delle_emissioni_di_una_acciaieriaLo studio presentato da Claudia Tarricone ha identificato le variabili che maggiormente influiscono sull’impatto delle emissioni diffuse all’esterno del perimetro industriale, evidenziando come il trasporto di polveri grossolane emesse dell’impianto industriale sia dovuto principalmente ad emissioni che sfuggono al contenimento rispetto alle polveri risollevate.
Presentazione dell’intervento di Claudia Tarricone http://www.arpa.vda.it/images/stories/ARPA/aria/pubdivdid/valutazione_degli_impatti_delle_emissioni_di_una_acciaieria.pdf
Claudia Tarricone durante la presentazione del contributo orale “Evoluzione delle metodologie di valutazione del contributo di un impianto industriale sulle polveri in ambito urbano”