E’ stato pubblicato sulla rivista scientifica The Holocene l’articolo “An integrated approach for tracking climate-driven changes in treeline environments on different time scales in the Valle d’Aosta, Italian Alps”.
L’articolo mette in evidenza uno studio, al quale ARPA Valle d’Aosta ha contribuito attivamente, che ha inteso ricostruire i cambiamenti climatici attraverso l’analisi dell’evoluzione del suolo nel tardo Olocene (l’epoca geologica nella quale ci troviamo, iniziata convenzionalmente circa 11.700 anni fa) e la valutazione dell’andamento climatico degli ultimi decenni nell’area della treeline (linea degli alberi) d’alta quota (2515 m slm) sul versante sud-ovest della Becca di Viou (Valle d’Aosta).
L’approccio impiegato ha coinvolto le scienze del suolo e le tecniche dendrocronologiche (sistema di datazione di piante fossili o secolari, attraverso l’esame dei loro anelli di accrescimento annuali, che permette anche di situare cronologicamente mutamenti climatici, fenomeni geologici, giacimenti archeologici e similari – def. Gabrielli) ed ha previsto il monitoraggio giornaliero della temperatura dell’aria e del suolo di quattro recenti stagioni vegetative.
Le misurazioni dirette mostrano che le temperature del suolo durante la stagione estiva, al limite del bosco e oltre, sono superiori ai valori di riferimento previsti per il limite del bosco alpino. Pertanto, non rappresentano un fattore limitante per l’insediamento e la crescita degli alberi, anche alle quote più elevate del limite del bosco potenziale, riconosciuto, in zona attorno ai 2625 m s.l.m..
Evidenze dendrocronologiche mostrano una spiccata sensibilità della crescita degli anelli degli alberi alle temperature di inizio estate. Durante il recente decennio 2006-2015, gli alberi a circa 2300 m s.l.m. sono cresciuti ad un tasso di circa 1,9 volte superiore a quello del decennio 1810-1819, uno dei periodi più freddi della Piccola Era Glaciale.