Pascoli alpini e cambiamenti climatici: conferenza finale del progetto Life PASTORALP

Si terrà dal 15 al 17 marzo al Forte di Bard, in Valle d’Aosta, la conferenza finale del progetto LIFE PASTORALP.

Questo progetto finanziato dall’Unione Europea, è stato avviato nel 2017 con lo scopo di studiare gli impatti e definire le misure e le raccomandazioni per l’adattamento dei pascoli alpini ai cambiamenti climatici.

PASTORALP è coordinato dall’Università degli Studi di Firenze e coinvolge partner italiani (Parco Nazionale del Gran Paradiso, ARPA Valle d’Aosta, Institut Agricole Régional) e francesi (Parc National des Ecrins, Institut National de Recherche pour l’Agriculture l’Alimentation et l’Environment, Centre National de la Recherche Scientifique).

“GLOBAL CHALLENGES IN MOUNTAIN AGROPASTORAL SYSTEMS – Scientific evidence on impacts, adaptation and policies”, questo il titolo della conferenza finale, che ha l’obiettivo di riunire ricercatori, responsabili politici, tecnici dell’agricoltura e della divulgazione, agricoltori e studenti per condividere e discutere le questioni attuali ed emergenti relative agli impatti dei cambiamenti climatici sui sistemi agropastorali di montagna.

Il dibattito su questi temi, ospitato nel cuore delle Alpi, sarà favorito da esperienze provenienti da tutta Europa e dagli ambienti montani e darà vita a nuove idee e proposte da diffondere e condividere a livello globale, sia per alimentare la ricerca, sia per favorire l’inclusione dei risultati scientifici all’interno degli strumenti amministrativi.

Pastoralp è stato selezionato da CINEA (Agenzia esecutiva europea per il clima, l’infrastruttura e l’ambiente) nella lista dei 5 migliori progetti che si occupano di buone pratiche per la conservazione delle montagne, per questo motivo durante la conferenza finale è prevista la partecipazione di alcuni rappresentanti della Direzione generale per l’ambiente (DG ENV) della Commissione Europea.

Il contesto

La particolare vulnerabilità delle Alpi ai cambiamenti climatici è acclarata: i mutamenti stanno impattando sulla natura, sull’uomo e sull’economia del contesto montano.

Primavere siccitose, estati con picchi di calore anomali, piogge sempre più intense e concentrate, inverni secchi, sono eventi con i quali gli agricoltori già oggi sono chiamati a fare i conti, ma che sempre più condizioneranno l’azione e le scelte di chi opera sul territorio.

I pascoli alpini sono tra gli ecosistemi più sensibili ai cambiamenti climatici e a disturbi antropici, e al contempo rappresentano un importante elemento per l’economia e la società delle comunità di montagna.

L’obiettivo è promuovere una gestione sostenibile del pascolo che preservi, in uno scenario di cambiamento climatico e di eventi estremi sempre più frequenti, tutti i servizi ecosistemici offerti dai pascoli alpini tra cui la qualità e quantità della risorsa foraggera, la conservazione della biodiversità e lo stoccaggio di carbonio.

Per mettere a punto strumenti volti a ridurre la vulnerabilità di queste aree e promuovere strategie di adattamento, i partner hanno avviato, fin dalle fasi iniziali, un ampio dialogo con tutti i portatori di interesse.

Partner di progetto e portatori di interesse in un momento di confronto

I risultati

Un lavoro corale che si è focalizzato sull’esame e la validazione delle misure tecniche per fronteggiare nel breve, medio e lungo termine gli eventi meteorologici e i cambiamenti di fondo del clima.

I risultati del progetto sono anche utili nell’ambito della elaborazione dei diversi piani di settore, con la formulazione di raccomandazioni che portino all’inserimento, in questi strumenti amministrativi, di misure che tengano nella giusta considerazione i fabbisogni emersi per una migliore gestione degli alpeggi.

È possibile visionare i risultati del progetto sul sito https://www.pastoralp.eu/homepage/

Il programma della conferenza è consultabile sul sito https://www.pastoralp.eu/conferenza-finale/  

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