Il Progetto PASTORALP “Vulnerabilità dei pascoli alpini e strategie di adattamento ai cambiamenti climatici” è stato scelto come Progetto LIFE del mese di gennaio 2024, pubblicato sul sito web del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – sezione progetti del mese.
I pascoli alpini, derivati dall’influenza combinata delle caratteristiche ambientali locali (soprattutto clima e suolo) e di secoli di utilizzazione da parte dell’uomo, sono particolarmente vulnerabili ai cambiamenti climatici ed agli eventi climatici estremi. Una gestione razionale di questi ambienti è fondamentale per la loro conservazione, anche in relazione ai numerosi servizi ecosistemici che svolgono (produzione foraggera, stoccaggio di carbonio, erosione del suolo, biodiversità, tutela del paesaggio, attività turistico-ricreativa, ambienti di elezione per la fauna selvatica, ecc.).
Il progetto LIFE PASTORALP, co-finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del Programma LIFE 2014-2020, ha avuto lo scopo di affrontare la vulnerabilità dei pascoli alpini e offrire strumenti per migliorarne la capacità di ridurla. A tal fine, il progetto si è basato su un approccio scientifico consolidato relativamente alle condizioni attuali delle comunità pastorali alpine e agli impatti previsti dei cambiamenti climatici futuri su queste comunità, con particolare attenzione a due parchi nazionali rappresentativi degli ambienti alpini occidentali: il Parco Nazionale del Gran Paradiso (Italia) e il Parc National des Ecrins (Francia).
La consultazione e il coinvolgimento dei vari portatori di interesse è stato un elemento centrale di tutto il progetto.
LIFE PASTORALP, che ha avuto inizio il 1° ottobre 2017, è stato coordinato dall’Università degli Studi di Firenze e ha coinvolto partners italiani e francesi provenienti dalle istituzioni, dal mondo della ricerca e dei parchi naturali, tra cui ARPA Valle d’Aosta.
Risultato finale del progetto, conclusosi a marzo 2023, è una piattaforma di strumenti che facilita l’adozione di strategie di adattamento nei due parchi nazionali, in linea con gli obiettivi dell’ “Area di policy prioritaria dell’adattamento al cambiamento climatico” dell’UE.
Le strategie e gli strumenti sviluppati nell’ambito di questo progetto potranno essere impiegati facilmente, e con successo, in altre aree pastorali di contesti alpini/montani.