Il sito ecosistemico di Torgnon Forest (IT-TrF) ha recentemente ottenuto il labelling come sito Associato ICOS (Integrated Carbon Observation System). Cosa significa e cosa comporta?
Il labelling, processo di certificazione che garantisce che le stazioni di monitoraggio soddisfino i rigorosi standard di qualità richiesti dall’infrastruttura ICOS, è stato conferito dal Comitato di Valutazione (Labelling Committee), un gruppo di esperti indipendenti incaricato di valutare le stazioni candidate e di assegnare la targhetta ufficiale ICOS.
Gestito da Arpa Valle d’Aosta, il sito fa ora ufficialmente parte della rete ICOS e contribuisce al monitoraggio continuo e a lungo termine dei flussi di gas ad effetto serra.
Oltre alla misura diretta della CO2 (anidride carbonica), la stazione rileva numerosi parametri fisici e biologici, con l’obiettivo di
- approfondire la comprensione del funzionamento degli ecosistemi
- migliorare la gestione delle risorse naturali.
Il labelling del lariceto di Torgnon arriva a 8 anni da quello ottenuto per la stazione ICOS di Torgnon pascolo (IT-Tor), anch’esso gestito dall’agenzia valdostana.
Caratteristiche del sito
Il sito del lariceto si trova a 2050 metri di altitudine, nel comune di Torgnon, in Valle d’Aosta, a pochi chilometri dal sito di Torgnon pascolo.
La foresta è costituita principalmente da larice europeo (Larix decidua Mill.), che rappresenta circa il 90% delle specie arboree, e da abete rosso (Picea abies), che copre il restante 10%. Il sottobosco ospita altre specie tipiche, come il ginepro comune (Juniperus communis), il rododendro ferrugineo (Rhododendron ferrugineum) e il mirtillo nero (Vaccinium myrtillus).
“Credo che la ricerca non abbia valore se non viene condivisa – afferma Marta Galvagno, ricercatrice di ARPA Valle d’Aosta e Principal Investigator della stazione – nonostante le sfide legate al monitoraggio in montagna, siamo molto felici di poter contribuire con dati provenienti da ecosistemi poco studiati, come quelli montani, offrendo un contributo ad una comprensione più completa del ruolo degli ecosistemi nella lotta ai cambiamenti climatici.”
