Right2Water è la prima iniziativa dei cittadini europei a diventare legge
La direttiva sulle acque potabili è la prima legislazione europea adottata in seguito a una iniziativa dei cittadini europei del 2013 che chiedeva di garantire a tutti il diritto all’acqua e ai servizi igienico-sanitari. L’iniziativa ha raccolto più di 1.600.000 firme e ha spinto la Commissione Europea ad elaborare il testo, approvato poi mesi fa dal Consiglio Europeo e nei giorni scorsi dal Parlamento Europeo.
Un minore consumo dell’acqua in bottiglia per ridurre i rifiuti in plastica prodotti
La norma mira a offrire acqua di rubinetto di alta qualità in tutta l’UE incentivando un minore consumo dell’acqua in bottiglia anche attraverso disposizioni sulla trasparenza delle bollette e obbligando gli Stati membri a garantire la fornitura gratuita di acqua negli edifici pubblici e ad incoraggiare ristoranti, mense e servizi di catering a fornire l’acqua ai clienti gratuitamente o a basso costo. I Paesi UE dovranno inoltre adottare delle misure per migliorare l’accesso all’acqua per i gruppi vulnerabili, come i rifugiati, le comunità nomadi, i senzatetto e le culture minoritarie come i Rom.
Limiti più severi per i contaminanti per incentivare l’uso
La qualità dell’acqua dovrà rispettare limiti più severi per contaminanti vecchi (piombo) e nuovi (Pfas, microplastiche, prodotti farmaceutici, composti che alterano il sistema endocrino). Inoltre entro l’inizio del 2022, la Commissione Europea redigerà e monitorerà un elenco di sostanze o composti autorizzati a entrare in contatto con l’acqua potabile.
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