Si è recentemente concluso l’interconfronto promosso da Arpae Emilia-Romagna e Arpa Veneto con la collaborazione delle Agenzie di Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Sicilia (Ragusa), Toscana e dell’Irsa-Cnr di Brugherio (MB), mentre Arpa Puglia è stata coinvolta nella progettazione. Sono stati esaminati un campione di pesce contaminato in natura e uno di mollusco contaminato artificialmente per confrontare la determinazione analitica dei parametri previsti dal decreto legislativo 172/2015 per la matrice biota, come implementazione nazionale della direttiva europea sulle acque (2013/39).
Gli interconfronti sono attività fondamentali per assicurare validità dei risultati e garantire le performance dei laboratori e rispondono agli obblighi della recente normativa UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018 (General requirements for the competence of testing and calibration laboratories).
Il confronto tra laboratori ha dato lo spunto per una riflessione sull’utilità di definire le caratteristiche minime di strumentazione che ogni laboratorio dovrebbe avere in dotazione, per ottenere le performance richieste per raggiungere i limiti di quantificazione (LOQ) e gli Standard di qualità ambientali (SQA) richiesti.