Il sistema è ancora sperimentale ma può già dare informazioni utili sulla dinamica delle colate detritiche ed essere di supporto per le azioni di protezione civile. Nell’ambito del progetto Inadef, Arpa Veneto ha installato nuovi sensori, due pluviometri e quattro videocamere a visione notturna, lungo il corso del rio Rudan, il cui bacino idrografico ricade nel Comune di Vodo di Cadore (Bl). I dati raccolti dalle stazioni sono consultabili online sulla pagina Sistema sperimentale di monitoraggio del rio Rudan.
Attraverso le nuove webcam gli enti coinvolti nelle azioni di protezione civile, in particolare il Sindaco del comune di Vodo di Cadore e Anas, possono, ad esempio, monitorare il transito di una colata detritica alcuni minuti prima che arrivi a Peaio, centro abitato vicino al rio, o che intersechi la strada statale d’Alemagna. Tramite i pluviometri è possibile monitorare la pioggia nella parte bassa del bacino dove insistono una serie di frane laterali lungo il corso d’acqua.
I dati registrati dalle stazioni sul rio Rudan andranno ad integrare quelli già utilizzati per il modello di previsione sviluppato nel progetto Inadef, fornendo inoltre, attraverso le webcam, preziose informazioni sulla dinamica dell’evento, le caratteristiche del fluido e le volumetrie degli eventi.
Sulla pagina online del monitoraggio del rio Rudan sono disponibili i dati di pioggia al minuto, all’ora e sulle 24 ore e sono visualizzabili le immagini delle quattro webcam installate che si aggiornano ogni ora e in caso di pioggia ogni cinque minuti. Il Sistema è al momento sperimentale e non viene garantita la continuità nella visualizzazione dei dati.
Il bacino del rio Rudan è uno dei tre casi studio in Italia del progetto Inadef. Gli altri due sono la Rovina di Cancia in Veneto e il torrente Moscardo in Friuli-Venezia Giulia; a questi si aggiungono due casi studio austriaci in Tirolo. Obiettivo del progetto è sviluppare un sistema di allarme delle colate detritiche, che possa riconoscere con anticipo lo sviluppo del fenomeno permettendo alle autorità di promuovere azioni di prevenzione per tutelare i beni e le persone.
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