Novembre

Eventi atmosferici in Veneto: confronto con il passato

L’evento di tempo fortemente perturbato del 4-6 dicembre 2020 ha interessato soprattutto la provincia di Belluno, com’era accaduto anche per l’evento del 27-29 ottobre 2018 (tempesta Vaia) e per la storica alluvione del 4-5 novembre 1966. Le zone montane e pedemontane della provincia di Vicenza sono state investite meno pesantemente dal recente evento, pur facendo registrare altezze di precipitazione considerevoli. Queste zone furono invece colpite direttamente dall’evento alluvionale del 31 ottobre – 2 novembre 2010.

L’avvicinamento di aria artica verso le nostre latitudini convoglia sul Veneto venti di Scirocco; tale configurazione è quella che tipicamente porta sulla nostra Regione le maggiori precipitazioni, specie su rilievi e zone limitrofe.

Le precipitazioni cominciano venerdì in particolare dal pomeriggio e sui monti proseguono fino a domenica sera, ininterrottamente eccezion fatta per alcune interruzioni durante le prima metà di domenica sulle Prealpi Veronesi e Vicentine, mentre sulla pianura risultano discontinue.

Sui monti le precipitazioni inizialmente sono nevose quasi dappertutto ma già nel corso di venerdì aumento del limite delle nevicate fino a circa 1200/1400 m di quota. Tale innalzamento prosegue sabato, sulle Prealpi la quota neve arriva significativamente oltre i 2000 m di quota mentre sulle Dolomiti arriva temporaneamente a 1800/2000 m in serata. Domenica invece quota neve in discesa dapprima sulle Dolomiti, dove già dal pomeriggio arriva a 800/1000 m, e poi anche sulle Prealpi fino a 1300/1500 m a tarda sera.

Gli accumuli sono particolarmente significativi sui monti, dove quasi ovunque vengono superati i 200 m; generalmente si attestano tra i 200 ed i 400 mm ma con punte sul Bellunese di 499 a Sant’Andrea di Gosaldo, 520 a Col di Prà, 523 a Soffranco, 573 sul Cansiglio, 614 a Col Indes, 621 a Valpore. Neve fresca al suolo sulle Prealpi attorno ai 30/70 cm, sulle Dolomiti attorno ai 100/180 cm. Sulla pianura andamento decrescente dalla pedemontana (75/200 mm) al Rodigino e costa centro-meridionale (10/30 mm). Superati alcuni record:

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  • 270 mm in 12 ore a Gosaldo è record storico per la montagna (dal 1984);
  • 386 mm in 24 ore a Col Indes è il terzo valore più alto della storia (solo Valpore nel 2013 e 2014 ha valori più alti);
  • 554 mm in 2 giorni a Col Indes è il record storico per tutte le nostre stazioni (precedente record: 539 a Gosaldo, con VAIA);
  • 621 in 3 giorni a Valpore e 614 a Col Indes sono al terzo e quarto posto della storia (battute solo da 667 a Soffranco e 629 Gosaldo, con VAIA).

Anche la ventosità è degna di nota.
Venerdì punte di 94 km/h sul Monte Grappa (VI), 103 km/h a Faverghera (BL) e 131 sul Monte Cesen (TV).
Sabato punte di 118 km/h sul Monte Avena (BL), 128 sul Monte Cesen (TV) e 137 a Faverghera (BL).
Domenica punte di 107 km/h sul Cansiglio (BL) e sul Monte Grappa (VI), 135 a Faveghera (BL), 152 sul Monte Cesen (VI).

Arpa Veneto ha effettuato un confronto con gli eventi di questi giorni e di quelli passati.

Confronto-pioggia-alluvioni-2020-2018-2010-1966-ok

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