Pubblicato il rapporto 2020 sul monitoraggio effettuato da Arpa Veneto, che, come negli anni precedenti, conferma l’assenza di microalghe bentoniche potenzialmente tossiche lungo la costa veneta.
Arpav esegue il monitoraggio dell’ostreopsis cf. ovata, una microalga potenzialmente tossica per la salute umana. Dal 2008 I tecnici Arpav eseguono campionamenti di acqua e macroalga nel periodo da luglio a ottobre, la ricerca si estende anche ad altre microalghe bentoniche potenzialmente tossiche e in contemporanea si effettuano le misure dei principali parametri chimico-fisici dell’acqua. Le modalità e i risultati del monitoraggio vengono annualmente presentati in una relazione. L’ultima disponibile offre una sintesi sull’attività di monitoraggio svolta nel 2020, così come previsto dalla normativa sulle acque di balneazione, per la tutela della salute.
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Ostreopsis ovata è una microalga di origine tropicale individuata in diverse zone del Mediterraneo a partire dalla fine degli anni novanta, probabilmente diffusa attraverso le acque di zavorra e le chiglie delle navi.
E’ una microalga bentonica che cresce in zone costiere con ridotto scambio idrico e in condizioni di temperature elevate e luce abbondante. Non si trova mai su fondali sabbiosi ma ancorata a macroalghe (epifitica) o a scogliere/substrati duri (epilitica). Condizioni ambientali ottimali (temperature superiori a 25°C, elevato irraggiamento solare e scarso moto ondoso o riciclo delle acque) ne favoriscono lo sviluppo fino alla formazione della cosiddetta fioritura algale che, nelle fasi avanzate, può portare alla presenza di patine brunastre mucillaginose sui substrati di crescita, schiume in colonna e in superficie dovuti al distacco di aggregati cellulari in caso di moto ondoso o azioni meccaniche.
Durante la fioritura può rilasciare una tossina, identificata come ovatossina (parente della palitossina, ma meno pericolosa per la salute umana) i cui effetti sulla salute umana, principalmente causati dall’inalazione dell’aerosol marino, sono temporanei e riguardano le prime vie respiratorie e talvolta stati febbrili.