Arpa Veneto ha contribuito alla stesura della norma UNI 10819 che introduce importanti novità nei metodi di calcolo e verifica per valutare l’inquinamento luminoso degli impianti di illuminazione.
Le novità introdotte dalla norma UNI 10819
Entrata in vigore a marzo 2021, la norma riscrive la precedente del 1999 occupandosi, oltre che di impianti di illuminazione stradale e di posti di lavoro in esterno, anche di illuminazione di aree sportive, monumenti e edifici di pregio architettonico, aree residenziali, parchi e giardini.
Inoltre per la prima volta stabilisce i parametri tecnici di controllo per le insegne luminose e i sistemi pubblicitari illuminati.
In particolare si sottolineano gli innovativi capitoli dedicati ai metodi di calcolo per la valutazione della luce intrusiva, prodotta dagli impianti di illuminazione, nelle aree pubbliche e private, sempre più denunciata dai cittadini.
A proposito di inquinamento luminoso
Cos’è. L’inquinamento luminoso è un fenomeno in rapida crescita in Italia come nel resto del mondo. Per inquinamento luminoso si intende ogni forma di irradiazione di luce artificiale rivolta direttamente o indirettamente verso la volta celeste.
Perché è dannoso. La vita e l’ambiente sono stati sempre regolati dall’alternanza tra la luce diurna e l’oscurità della notte. Un cielo notturno sempre più luminoso a causa dell’inquinamento altera i cicli vitali della fauna e della flora come i cicli riproduttivi, le migrazioni, la fotosintesi clorofilliana. Ulteriori effetti negativi sono legati alla salute e alla sicurezza stradale, che una cattiva illuminazione compromette.
Illuminare meglio. Ridurre l’inquinamento luminoso non vuol dire “spegnere le luci”, significa, anzi, cercare di illuminare in maniera più corretta senza danneggiare le persone e l’ambiente in cui viviamo.
Arpa Veneto per l’inquinamento luminoso
Arpa Veneto ha un duplice ruolo nel monitoraggio dell’inquinamento luminoso: il supporto tecnico a Comuni, Province e Regione e la realizzazione di attività di indirizzo e coordinamento tramite l’Osservatorio permanente sul fenomeno dell’inquinamento luminoso. L’attività dell’Agenzia è notevolmente cresciuta negli ultimi anni grazie all’aumento di sensibilità nei riguardi della tematica e anche per la maggiore richiesta di controllo da parte di associazioni e cittadini.