Con l’arrivo della stagione estiva ARPA Veneto, come ogni anno, assicura i controlli effettuati ai sensi della normativa vigente in materia di acque di balneazione in mare o in lago
Come già negli ultimi anni, la stagione balneare 2018 è stata stabilita per il Veneto nel periodo compreso tra il 15 maggio e il 15 di settembre. Durante questo arco temporale, ARPAV effettuerà i previsti controlli con cadenza almeno mensile, intensificati in caso di situazioni anomale, prevedendo la rilevazione di parametri ambientali (temperatura aria, temperatura acqua, vento corrente, onde, ecc.), l’analisi di parametri microbiologici indicatori di contaminazione fecale legata soprattutto agli apporti dei reflui urbani (Escherichia coli e Enterococchi intestinali) e con ispezioni di natura visiva (presenza di vetro, plastica, gomme, residui bituminosi, etc.).
I controlli per il 2018 sono effettuati su 174 acque di balneazione distribuite su 8 corpi idrici (95 sul mare Adriatico, 65 sul lago di Garda, 4 sul lago di Santa Croce, 1 sul lago del Mis, 4 sul lago di Centro Cadore, 2 sul lago di Lago, 2 sul lago di Santa Maria e 1 sullo specchio nautico di Albarella) per un totale di 149 Km di costa controllata adibita alla balneazione (tra mare e laghi) e di 1044 campioni programmati, per un totale di 2088 analisi, senza contare gli eventuali campioni aggiuntivi effettuati in caso di riscontro di campioni anomali per verificare la persistenza o meno del fenomeno inquinante e identificarne le eventuali cause.
Alla fine della stagione balneare il giudizio sulle acque, la classificazione, viene effettuato basandosi sui dati delle enumerazioni batteriche degli ultimi quattro anni di indagine elaborati secondo il calcolo statistico del percentile.
Le acque valutate per la classificazione alla fine della stagione balneare 2017 sono state complessivamente in numero di 169 in quanto l’acqua “baia delle Sirene” nel lago di Santa Croce e le quattro acque del lago di Centro Cadore non sono ancora classificabili per carenza di dati in quanto istituite tra il 2015 e il 2016 ma lo diverranno alla fine di questa stagione balneare 2018.
Dal risultato dell’ultima classificazione di legge, adottata dalla Regione su proposta di Arpav, dati dal 2014 al 2017, risulta che delle 169 acque di balneazione in esame in Veneto, ben 163 sono risultate di classe “eccellente” e le restanti 6, 2 ricadenti nel comune di Caorle – VE in prossimità delle foci dei fiumi Lemene e Livenza e 4 ricadenti nel comune di Chioggia – VE in prossimità delle foci dei fiumi Brenta e Adige, di classe “buona”.
Pertanto per l’inizio della stagione balneare 2018 tutte le acque esaminate nel 2017 comprese le 5 acque di balneazione non ancora classificabili data l’assenza di valori oltre i limiti durante la stagione 2017 sono risultate idonee.
I risultati sulla classificazione sono reperibili nel rapporto Qualità delle acque di balneazione del Veneto nell’anno 2017 e classificazione per l’anno 2018, insieme ai risultati del monitoraggio della stagione balneare 2017, consultabile e scaricabile dal sito internet di Arpav.
L’ultimo monitoraggio
Tra il 28 maggio e il 6 giugno è stata eseguita la seconda campagna di monitoraggio, prima durante la stagione balneare, sule acque di balneazione. Dai risultati delle analisi effettuate a cura di Arpav, si conferma la piena conformità ai requisiti di qualità previsti per la balneabilità dal D.M. 30 marzo 2010 (di attuazione del Decreto Legislativo n. 116/2008) per tutte le acque di balneazione ricadenti nel territorio regionale.
Tutti i risultati delle analisi effettuate sulle acque di balneazione sono disponibili in tempo reale al pubblico sul sito di Arpav oltre che inseriti nel Portale acque di balneazione del Ministero della Salute.
Sia sul sito ARPAV che nel Portale del Ministero è anche possibile consultare il cosiddetto profilo delle acque di balneazione, una scheda informativa dettagliata associata a ciascun punto di controllo, disponibile in formato pdf, che riporta una serie di informazioni utili per il cittadino e per il turista, come la conformazione fisico-geografica dell’area, la facilità di accesso al mare, l’eventuale presenza di lido attrezzato, la possibilità di accesso per gli animali, ecc.