Nel 2021 sono stati analizzati 207 punti. I risultati confermano quanto evidenziato nei precedenti rapporti: se si escludono i punti dell’area influenzata dall’inquinamento e i tre della provincia di Treviso (punto 117 di Casale sul Sile, punto 758 di Farra di Soligo e punto 766 di Paese), in cui sono state rilevate concentrazioni che si mantengono attorno ai 100 ng/L o più di PFAS totali, nella maggior parte dei punti in cui sono stati rilevati, sono stati trovati in tracce solamente in una o due occasioni. I congeneri ritrovati più frequentemente sono l’acido perfluorobutanoico (PFBA), l’acido perfluoroottanoico (PFOA) e l’acido perfluorobutansolfonico (PFBS), quello con le concentrazioni più elevate è il PFOA. L’unico punto che non raggiunge il buono stato chimico a causa del superamento, in termini di concentrazione media annua, di uno dei valori soglia fissati con il decreto 6 luglio 2016 del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, è il punto 153 di Lonigo (VI) con 823 ng/L di PFOA lineare.
ARPA Veneto
Anno di pubblicazione: 2022
Periodicità: Annuale
Temi: Acque superficiali e sotterranee
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