ll rapporto presenta i risultati del monitoraggio regionale delle acque sotterranee del Veneto svolto nel 2022. Nel 2022 il monitoraggio quantitativo ha interessato 220 punti, quello qualitativo 292, il 68% dei quali non presentano alcun superamento degli standard numerici individuati dal DLgs 152/2006 e s.m.i. e sono stati classificati con qualità buona, il restante 32% mostra almeno una non conformità e sono stati classificati con qualità scadente. Il maggior numero di sforamenti è dovuto alla presenza di inquinanti inorganici (80 superamenti) e di arsenico (27 superamenti), prevalentemente di origine naturale. Per le sostanze di sicura origine antropica le contaminazioni riscontrate più frequentemente e diffusamente sono quelle dovute ai pesticidi (18). Gli altri superamenti degli standard di qualità sono causati da nitrati (6), composti organoalogenati (5) e composti perfluorurati (4).
Osservando la distribuzione dei superamenti nel territorio regionale si nota una netta distinzione tra le tipologie di inquinanti presenti a monte ed a valle del limite superiore della fascia delle risorgive: nell’acquifero indifferenziato di alta pianura la scarsa qualità è dovuta soprattutto a pesticidi, nitrati e composti organo alogenati; negli acquiferi differenziati di media e bassa pianura a sostanze inorganiche e metalli. Due dei tre punti con superamento del valore soglia per almeno un composto perfluorurato si trovano nell’area del pennacchio di contaminazione con origine a Trissino, il terzo a Villafranca di Verona.
- ARPA Veneto
- Anno di pubblicazione: 2023
- Periodicità: Annuale
- Temi: Acque superficiali e sotterranee
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