Il rapporto viene proposto quale strumento di diffusione di informazioni sulla qualità microbiologica di acque superficiali correnti destinate all’uso irriguo.
La verifica periodica della qualità microbiologica delle acque superficiali correnti permette di classificare le acque in classi di usabilità, al fine di tutelare i prodotti delle coltivazioni sotto l’aspetto igienico – sanitario, a tutela della salute umana. Per questa caratterizzazione si utilizza il parametro Escherichia coli, uno degli indicatori più rappresentativi per valutare l’idoneità microbiologica all’uso irriguo dei corsi d’acqua. Una scala a cinque livelli classifica le acque, da quelle utilizzabili senza restrizioni fino ai tratti fluviali non direttamente utilizzabili a fini irrigui.
Arpav dispone di una rete regionale per il monitoraggio delle acque interne che nel biennio 2020-2021 era composta da 396 stazioni di controllo analitico di 371 corsi d’acqua. Di queste stazioni 237 sono state utilizzate per valutare l’idoneità all’uso irriguo tenendo conto dell’uso del suolo, della densità abitativa delle aree circostanti e del numero di dati a disposizione.
Il rapporto contiene i dati per il biennio 2020-2021, in cui nessun corso d’acqua ricade nella classe peggiore per la quale si sconsiglia l’uso ai fini irrigui. L’acqua del 34% dei tratti fluviali può invece essere utilizzata per l’uso irriguo senza restrizioni. I risultati del monitoraggio sono articolati in 28 schede, ciascuna delle quali riporta dati e test utilizzati per la valutazione del tratto fluviale analizzato.
- ARPA Veneto
- Anno di pubblicazione: 2022
- Periodicità: Biennale
- Temi: Acque superficiali e sotterranee
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