Un treno merci che trasporta una ferrocisterna piena di ammoniaca si scontra con un autobus, che in quel momento attraversa i binari. Il colpo fa ribaltare l’autobus, su cui viaggiano una quarantina di persone, e provoca la rottura di una valvola della cisterna da cui esce ammoniaca. Metà dei passeggeri riporta ferite di vario genere ed immediatamente vengono attivati i soccorsi sanitari.
Così è iniziata l’esercitazione che ha simulato sabato 18 giugno uno scenario di rischio chimico associato a una maxi emergenza sanitaria a Marghera nel comune di Venezia. Lo scopo della prova è stato di testare le capacità di coordinamento e comunicazione tra tutte le componenti e strutture operative del sistema di protezione civile locale, chiamate a concorrere nelle attività di soccorso e assistenza alla popolazione.
L’uscita di ammoniaca e l’odore particolarmente pungente della sostanza hanno richiesto l’attivazione di Arpa Veneto per verificare le ricadute dell’evento.
L’Agenzia, intervenuta con quattro tecnici, ha testato le procedure di rilevazione istantanea di sostanze gassose pericolose e l’eventuale campionamento. Ha fatto valutazioni e promosso azioni per evitare la contaminazione dell’acqua, attraverso l’intercettazione degli scarichi interessati dal rilascio e il campionamento di acqua superficiale per verificare un’eventuale moria di pesci. Ha inoltre provveduto a informare dell’evento il gestore dell’impianto di depurazione. I tecnici dell’Agenzia hanno acquisito e fornito informazioni sulla sostanza pericolosa e hanno tenuto costantemente informato il sistema di coordinamento sui risultati delle attività di campionamento delle matrici ambientali.
L’esercitazione è stata organizzata dal Comune di Venezia e dall’Ulss 3 Serenissima nell’ambito del progetto progetto Nex-Aid, con il coordinamento della Prefettura di Venezia. Ha coinvolto il SUEM 118 di Venezia, il Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Venezia, le Forze di polizia, il Comando provinciale dei Carabinieri di Venezia, l’Autorità di sistema portuale, la CRI di Venezia, la Capitaneria di Porto. Ha rappresentato uno strumento prezioso perché ha dato la possibilità di sperimentare procedure e interoperabilità tra gli Enti per fronteggiare congiuntamente un’emergenza, facendo emergere anche criticità e spunti di miglioramento da perseguire.
La notizia e la galleria di foto sul sito del comune di Venezia