Eventi con forti precipitazioni e venti di elevata intensità possono generare importanti rischi idrogeologici nel territorio interessato, anche a mesi o anni di distanza. Come l’abbattimento della vegetazione da parte del vento, che può portare ad un incremento della propensione del territorio al dissesto, generando fenomeni franosi e valanghivi.
In questo contesto si inserisce il nuovo progetto europeo TRANS-ALP, avviato lo scorso 2 febbraio con il primo incontro tra i partner, in modalità di videoconferenza.
Il progetto si colloca all’interno del programma UCPM (Union Civil Protection Mechanism) dell’Unione Europea, che si propone di consolidare la cooperazione tra gli Stati membri dell’UE nel campo della protezione civile, al fine di migliorare la prevenzione, la preparazione e la risposta alle catastrofi.
Obiettivo di TRANS-ALP è sviluppare una metodologia integrata per la valutazione del rischio derivante da importanti fenomeni temporaleschi in ambiente alpino, nell’arco transfrontaliero tra Italia e Austria.
Arpav è partner del progetto con il Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio, in particolar modo con l’unità organizzativa Neve, valanghe e stabilità dei versanti. I tecnici Arpav lavoreranno alla realizzazione su piattaforma informatica di una metodologia capace di calcolare i rischi idrogeologici e valanghivi indotti da fenomeni tempestosi e alla definizione di una scala di pericolosità delle intensità dei venti, ai fini di protezione civile.
Il Dipartimento Sicurezza del Territorio di Arpav da anni collabora con la Protezione Civile del Veneto. L’esperienza maturata, legata anche agli effetti della tempesta VAIA dell’ottobre 2018, ha fatto emergere l’esigenza di integrare nel sistema di allertamento una scala tematica dei venti, suddivisa per diversi livelli di magnitudo.
Alle attività del meeting hanno preso parte anche gli stakeholders che hanno positivamente risposto all’invito del leader partner a partecipare. Così, alla puntuale conoscenza del territorio dei partner del progetto si aggiunge il confronto continuo con le esigenze informative ed operative degli attori che in quel territorio operano, prezioso valore aggiunto per lo sviluppo dell’attività e il raggiungimento degli obiettivi progettuali.
Nei primi mesi di attività il Dipartimento Sicurezza del Territorio di Arpav lavorerà alla raccolta dei dati legati ai fenomeni tempestosi e i relativi effetti al suolo in un’area di studio della montagna veneta, mantenendo sempre attivo un canale di comunicazione e confronto aperto con i portatori di interesse del progetto.
Il leader partner di TRANS-ALP è l’Accademia Europea di Bolzano (EURAC) e il partenariato comprende istituzioni italiane e austriache che lavorano nel campo della prevenzione e protezione dell’ambiente e della meteorologia.