Oltre 16mila chilometri percorsi in bicicletta, 2.644 kg di CO2 risparmiati, 102 dipendenti partecipanti in questa prima fase e, in busta paga, premi totali pari a 2.472 euro.
Sono i numeri dei primi sei mesi del progetto “Bike to work”, il programma nato dalla collaborazione tra Arpae e la piattaforma per la mobilità sostenibile Wecity che promuove l’uso delle due ruote nel tragitto casa-lavoro ed è potenzialmente rivolto a tutti i 1.255 dipendenti dell’Agenzia.
Come previsto, i lavoratori di Arpae che hanno aderito riceveranno fino a 205 euro in busta paga, in base all’effettivo utilizzo delle due ruote (15 centesimi per ogni km pedalato nel semestre per il tragitto casa-lavoro) monitorato dall’app Wecity.
I numeri riportati fotografano la nuova situazione lavorativa, in tempo di pandemia e di avvio massiccio del lavoro agile. Lo smart working, in particolare, ha ridotto i giorni di lavoro svolto in ufficio a circa il 45%.
I dati ci dicono che i partecipanti al Bike to work hanno scelto la bici come mezzo per andare in sede per circa il 35% degli spostamenti casa-lavoro.
In particolare, hanno aderito 144 persone (11,5% del personale Arpae), di cui 85 donne e 59 uomini, 102 i lavoratori attivi. I 16.526 km pedalati in sei mesi (per ogni giorno di utilizzo i partecipanti hanno percorso mediamente più di 6 km) hanno consentito di risparmiare 2.644 kg di CO2 (considerando 160 g per ogni km pedalato).
“Arpae con il progetto Bike to work si è data l’obiettivo di aumentare entro il 2021 dal 15 al 20% la percentuale di persone che rinunciano all’automobile a favore di un mezzo più sostenibile per gli spostamenti casa-lavoro”, ha spiegato il direttore generale Giuseppe Bortone. “Abbiamo raggiunto un buon risultato che speriamo di migliorare, la bicicletta può essere un mezzo di spostamento competitivo, con benefici concreti per l’ambiente, per il benessere psicofisico e contribuisce al miglioramento della qualità dell’aria e alla diminuzione delle emissioni emissioni di CO2”.
Il progetto “Bike to work”, avviato sperimentalmente il 1° settembre 2020, proseguirà per tutto l’anno e si sta valutando di renderlo stabile.