Il 23 e il 24 giugno si è svolto il meeting online tra i partner italiani e croati del progetto strategico AdriaClim finanziato dal Programma di cooperazione Interreg Italia-Croazia per sostenere lo sviluppo di piani di adattamento ai cambiamenti climatici della fascia costiera adriatica. Negli ultimi mesi sono stati fatti molti passi avanti nell’ambito del progetto per potenziare la cooperazione sui sistemi di monitoraggio e per sviluppare modelli integrati ad alta risoluzione in grado di fornire dati e informazioni di dettaglio su come il cambiamento climatico influenzerà l’ambiente marino-costiero.
Nella prima giornata di meeting si è discusso degli strumenti di monitoraggio e dei sistemi di modellistica che permettano una conoscenza più approfondita del clima presente e futuro dell’Adriatico, con un focus particolare sulle zone costiere. Tutti i dati raccolti saranno disponibili pubblicamente sul geoportale in fase di realizzazione, che il lead partner Arpae Emilia-Romagna sta mettendo a punto con il contributo del Centro euro mediterraneo per i cambiamenti climatici (Cmcc) e degli altri partner tecnici di progetto, e contiene anche un toolkit divulgativo sulla letteratura in materia di clima.
Un aspetto fondamentale dei risultati di AdriaClim riguarda gli indicatori locali più specifici che saranno messi a disposizione di amministratori e decisori politici per sviluppare i piani di adattamento regionali o locali. Nel meeting sono stati presentati i primi indicatori rilevanti per gli impatti del cambiamento climatico, per le modifiche nel sistema climatico e per l’adattamento, e ci si è confrontati sulla loro adeguatezza.
Dopo la discussione sulle attività tecniche del WP3 e WP4 di progetto, mercoledì 23 sono stati illustrati anche i risultati intermedi dei percorsi partecipati per lo sviluppo dei piani nelle 6 aree pilota di progetto italiane (Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Puglia, Marche, Molise) e nelle 3 aree test croate (Dubrovnik, Spalato, Zara), che fanno parte delle attività del WP5.
In particolare in Emilia-Romagna nel mese di maggio 2021 sono stati organizzati 6 “laboratori territoriali” in modalità online, con il coinvolgimento dei portatori di interesse locali, per raccogliere i contributi finalizzati allo sviluppo della Strategia integrata per la difesa e l’adattamento della costa regionale (Gidac) e dei piani di adattamento. Nella piazza virtuale “Che Costa Sarà?” sono disponibili tutti i video, i documenti e le presentazioni e sarà possibile partecipare attivamente con commenti e proposte.
Nel secondo giorno di meeting il focus ha riguardato gli aspetti gestionali e amministrativi (WP1) e la comunicazione (WP2) e in conclusione si è svolto lo Steering Committee (meeting del Comitato direttivo) per discutere dell’approvazione dell’Advisory board di progetto e di altri aspetti strategici.
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