A ottobre si è svolto nella sede di Oggiono (Lc) il corso sulla tassonomia dei dinoflagellati in ambienti lacustri, organizzato dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Lombardia. Corso cui ha preso parte il personale che si occupa di fitoplancton di sei Agenzie ambientali: Arpa Lombardia, Arpae Emilia-Romagna, Arpa Lazio, Appa Trento, Arpa Umbria e Arpa Veneto. Tra i partecipanti anche due ricercatrici appartenenti al Cnr – Istituto di ricerca sulle acque e alla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana.
I dinoflagellati rappresentano un gruppo algale che fa parte della comunità fitoplanctonica degli ambienti lacustri per i quali la Direttiva Quadro Acque (2000/60/CE) richiede la classificazione dello stato ecologico. La normativa italiana (decreto 8 novembre 2010, n. 260) prevede l’applicazione dell’Indice Complessivo per il Fitoplancton (IPAM), il cui calcolo viene effettuato sulla base dello studio del ciclo annuale delle comunità fitoplanctoniche presenti nella zona eufotica dei laghi, lo strato di acqua in cui la penetrazione della luce è sufficiente per consentire la vita degli organismi fotosintetici.
L’identificazione degli organismi a livello di specie è uno dei passaggi chiave nel processo di classificazione e tra i gruppi algali che possono presentare particolari difficoltà di determinazione vi è appunto quello dei dinoflagellati. Questo gruppo comprende specie di dimensioni ragguardevoli (fino a 50 micrometri di diametro) per la cui determinazione è richiesta la valutazione di alcune caratteristiche di non facile riconoscimento.
Antonio J. Calado e Sandra C. Craveiro Mendes del Dipartimento di Biologia dell’Università di Aveiro (Portogallo), docenti del corso, hanno illustrato e motivato, grazie a una trattazione scientifica di elevato livello, le novità relative alla tassonomia dei dinoflagellati contenute nel testo di riferimento (Freshwater Flora of Central Europe, Vol. 6: Dinophyceae).
Alle lezioni teoriche sono seguite prove pratiche. Attraverso un microscopio sono stati osservati alcuni campioni e sono state esaminate le fotografie dei dinoflagellati presenti nei laghi delle regioni di provenienza dei partecipanti. Questo approccio ha consentito di approfondire ulteriormente la conoscenza delle metodologie di preparazione dei campioni e la capacità di discriminare le caratteristiche degli organismi da sottoporre a identificazione. Infine, è stato presentato lo stato dell’arte relativo alle analisi molecolari che sono adottate per l’identificazione delle specie di dinoflagellati.
Quello organizzato da ARPA Lombardia è il terzo corso, nella storia dell’Agenzia, dedicato all’approfondimento di specifici gruppi fitoplanctonici. In precedenza, l’Agenzia lombarda ha organizzato due importanti focus. Il primo dedicato all’identificazione dei cianobatteri planctonici di acqua dolce (2015), mentre il secondo, in collaborazione con il Centro Italiano Studi di Biologia Ambientale, era dedicato alle Chlorococcales presenti nei laghi italiani (2019).