Il piano di caratterizzazione del Sin di Bussi effettuato da Arta Abruzzo, unico nel suo genere per le molteplici tipologie di indagine e per le innovative tecnologie adottate, è stato presentato in occasione del RemTech Expo di Ferrara, evento specializzato sui temi del risanamento, della rigenerazione e dello sviluppo sostenibile dei territori.
“Si tratta di un’opera pionieristica – ha spiegato il direttore generale di Arta Abruzzo – poiché, per la prima volta in Italia, alle indagini tradizionali costituite da sondaggi e ‘trincee’, sono state affiancate analisi di “soil gas”, ovvero rilevamenti di gas sotterranei, indagini di phytoscreening, ovvero test delle piante per rilevare inquinanti nel suolo, e caratterizzazione dei sedimenti fluviali in 26 transetti di monitoraggio. Abbiamo scelto questa prestigiosa vetrina – conclude Dionisio – per illustrare un’opera durata oltre due anni che rappresenta uno dei fiori all’occhiello dell’attività dell’Agenzia.”
Il Sito di Bussi sul Tirino, esteso su 235 ettari, si trova al centro di crescenti preoccupazioni a causa delle significative contaminazioni ambientali rilevate. Questo Sin attraversa 11 comuni nelle province di Pescara e Chieti, con particolare impatto nelle aree di Bussi. Le preoccupazioni principali derivano dalla presenza di rifiuti industriali storici e dalla diffusione di contaminanti volatili come mercurio e solventi clorurati.
In particolare, dalla relazione illustrata dai tecnici di Arta Abruzzo, in occasione dei tavoli di lavoro organizzati nell’ambito di RemTech Expo, sono emerse in tutta evidenza le problematiche relative alla diffusione dei contaminanti volatili come il mercurio e i solventi clorurati, che si diffondono nell’ambiente, in particolare nelle acque sotterranee, mettendo a rischio la fornitura di acqua potabile nella zona.
Problematiche differenti ma ugualmente rilevanti nella macro area che include lo stabilimento chimico dismesso ex Montecatini a Bolognano, inquinato da rifiuti industriali, tra cui ceneri di pirite e vari contaminanti come arsenico, piombo e rame, che superano i limiti di legge in terreni e acque sotterranee.