È stata pubblicata dall’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente (Arta) la “Relazione annuale sulla qualità dell’acqua di balneazione 2023” con cui l’Agenzia traccia un bilancio dell’attività di controllo svolta nel corso dello scorso anno e delinea un quadro classificatorio delle acque abruzzesi.
I dati diffusi evidenziano un miglioramento dello stato di salute generale del mare abruzzese rispetto allo scorso anno: aumentano le acque classificate come “eccellenti” e quasi il 100% dei tratti monitorati risulta balneabile. Un quadro estremamente confortante in vista della prossima stagione estiva che conferma il trend positivo, graduale ma costante, fatto registrare negli ultimi anni.
L’attività di controllo e monitoraggio condotto da Arta scaturisce dalla direttiva comunitaria 2006/7/CE, che stabilisce le regole della classificazione delle acque di balneazione nelle quattro classi di qualità (eccellente, buona, sufficiente e scarsa). I parametri microbiologici su cui si basa il monitoraggio sono le concentrazioni di Escherichia coli ed enterococchi intestinali, batteri ritenuti indicatori di contaminazione fecale.
Il rapporto evidenzia come lo stato del mare, nei tratti analizzati nel corso del 2023, sia migliorato, seppur lievemente, rispetto al dato riferito al 2022: le acque in classe “buona” (5%) diminuiscono, mentre aumenta la percentuale dei punti classificati “eccellente” (89,7%). Resta invariato il dato relativo alle acque “scarse” (2,4%), ma solo in prossimità delle foci di alcuni fiumi e torrenti che, anche per il 2024, saranno sotto stretta osservazione.
In particolare, per le acque la cui classificazione è risultata “scarsa” per 5 anni consecutivi, il legislatore imporrà il divieto permanente di balneazione per l’anno 2023. Si tratta dei punti di monitoraggio situati a 100 metri a Nord rispetto alla foce fiume Feltrino a S. Vito Chietino, a 200 metri a Sud rispetto alla foce del fiume Arielli ad Ortona e a 350 metri a Sud rispetto alla foce del fiume Foro, sempre nel comune di Ortona. Le acque classificate di qualità “scarsa”, temporaneamente vietate alla balneazione per motivi igienico-sanitari e soggette a misure di gestione, saranno invece sottoposte ad un monitoraggio maggiormente intensivo, con cadenza quindicinale: si tratta della zona antistante via Leopardi a Pescara, la zona antistante Km 484,625 SS16 a Rocca S. Giovanni (Chieti) e il lungomare Cordella “Monumento alla Bagnante” a Vasto (Chieti).
“Complessivamente – afferma il direttore generale Arta, Maurizio Dionisio – i controlli svolti da Arta nel 2023, da aprile a settembre, per determinare l’idoneità alla balneazione, hanno confermato la bassa percentuale degli esiti di non conformità che rappresentano un dato esiguo rispetto al totale dei monitoraggi effettuati. La relazione appena consegnata agli uffici della Regione Abruzzo – continua – promuove ancora una volta il mare abruzzese a pieni voti ed evidenzia un ulteriore lieve miglioramento dei valori rispetto all’anno precedente. La classificazione “eccellente” – continua Dionisio – è particolarmente importante in vista della prossima stagione turistica, poiché certifica la qualità dell’acqua e delle spiagge abruzzesi per i turisti e i residenti della città. Nonostante il miglioramento costante del mare fatto registrare negli ultimi anni – conclude il direttore Arta – l’andamento delle precedenti stagioni balneari evidenzia come permangano alcune criticità, soprattutto in caso di forti piogge che possono compromettere i sistemi di gestione delle acque reflue”.
La relazione evidenzia un livello molto alto anche della qualità delle acque dei laghi abruzzesi. I dati dei campioni prelevati sul Lago di Scanno, riconfermano la classe “eccellente” in tutti e 5 i punti di monitoraggio. Il Lago di Barrea riconferma la classe “buona” per il punto denominato ”antistante località Gravare” ed “eccellente” per il punto “antistante località Convento”. Per il punto denominato “ antistante località Colle Ciglio” si assiste, invece, ad un progressivo miglioramento che lo promuove alla classe “sufficiente”.
Mi chiedo se è possibile sostare e prendere il sole sugli scogli? Ogni volta che salgo sugli scogli , puntualmente, il bagnino che penso nn abbia alcun diritto a tal proposito, mi invita a scendere. Ma nel Salento, per esempio, la maggior parte della costa è fatta di scogliere, nessuno dovrebbe fare il bagno o prendere il sole sulla costa? Trovo questa situazione molto antipatica e ingiusta!! Posso sapere se c’è una qualche legge che autorizza questi signori (bagnini) ad interdire l’accesso agli scogli?
Pescara.